“Se insegnare significa lasciare un segno, possiamo affermare con certezza che la maestra Luisa ha lasciato una traccia indelebile nella storia della scuola primaria di Montodine”. Così, con voce unanime e rotta dall’emozione, tutto il gruppo del plesso scolastico montodinese saluta e ringrazia Luigina Chioda – per tutti Luisa – che, con l’annata che va in archivio, raggiunge la pensione dopo un intero percorso professionale nella scuola del suo paese.
E così giovedì 8 giugno, ultimo giorno di lezioni, è stato un giorno particolare per gli alunni delle sue classi: da una parte la gioia dell’inizio delle vacanze, dall’altra l’emozione per questo momento di saluto, malinconico e conclusivo, alla maestra che li ha accompagnati per un tratto della loro vita scolastica.
Un lungo percorso a scuola dal 1982 a oggi
Chi le è vicino fa sapere che la maestra Luisa, come da sua indole, “non ha fatto molto rumore nell’avvisare i bambini e le colleghe che da settembre non riprenderà la scuola, per dedicarsi alle meritate vacanze che coronano una lunga carriera lavorativa”. È insomma riuscita, ancora una volta, a sorprendere le persone che le sono accanto, con la semplicità e la naturalezza del suo essere autorevole e riservata in ogni situazione.
È difficile pensare alla scuola primaria di Montodine senza la maestra Luisa. Pensate: vi ha insegnato dal 1982 a oggi, sempre presente, con dedizione illimitata (anni e anni senza un’assenza), sempre vigile e pronta ad affrontare con serietà, con competenza e con fermezza ogni situazione, come anche il suo ruolo di responsabile del plesso richiedeva. Chi ben la conosce ricorda: “Quanto tempo dedicato alla scuola, oltre il tempo della scuola, oltre alle ‘cose da fare’; l’attenzione e il pensiero costante per i suoi alunni, capace di coglierne con sensibilità gli interessi, i bisogni, le richieste di aiuto anche se taciute. Quanta attenzione e disponibilità anche per i colleghi verso i quali si è sempre rivolta con professionalità, competenza e correttezza”.
Generazioni di alunni sono cresciuti con la maestra Luisa e oggi sono genitori: “Quanti ragazzi, diventati ora mamme e papà, vorrebbero sicuramente ringraziarla, per averli aiutati e guidati nella loro crescita in quel percorso dei primi anni di scuola dove i valori insegnati e le cose belle fatte, viste e soprattutto vissute, aiutano a diventare belle persone. Quanti aneddoti, quanti ricordi e che emozioni quando i suoi ex alunni le hanno affidato i propri figli con la serenità di chi è certo di lasciarli in mani pronte ad accoglierli e prendersene cura”.
Forse i bambini di oggi non sono i bambini di quarant’anni fa, eppure la maestra Luisa è riuscita in ogni occasione a coinvolgerli e a guidarli con il suo entusiasmo e con la sua passione in quel mondo affascinante che è proprio della scuola.
Un grazie che viene dal cuore
“Negli ultimi giorni in classe – rivelano colleghe e colleghi – i suoi alunni hanno pensato tanto a come salutare e ringraziare la loro maestra. Poi, insieme hanno deciso di regalarle un grande disegno di Cifrino, il personaggio che ha accompagnato l’apprendimento della matematica. Tutti i bambini si sono prodigati nel contribuire a disegnare una parte della rappresentazione grafica e, mentre disegnavano, ricordavano i bei momenti trascorsi con la maestra Luisa, che raccontava una storia per avvicinarli al mondo dei numeri, che li aiutava a imparare le tabelline memorizzandole con delle canzoncine, che sapeva creare una certa suspense scoprendo i messaggi e i doni che Cifrino faceva recapitare in classe”.
I bambini sanno sempre sorprendere e anche quando sembrano distratti “ci ascoltano e guardano gli adulti che sono loro vicini. Hanno seguito la maestra Luisa, l’hanno salutata con emozione e ringraziata con tutto il cuore”. Nel loro c’è il grazie di un’intera comunità!