Shopping. Da domani, sabato 6 luglio, iniziano i saldi estivi

Crema
Foto di repertorio

Iniziano ufficialmente le vendite di fine stagione a prezzi scontati. Domani, sabato 6 luglio, partono in tutta Italia, a eccezione della provincia autonoma di Bolzano, i saldi estivi. Un momento molto atteso degli appassionati di moda per acquistare quel capo di abbigliamento o accessorio tanto desiderato a una cifra ridotta.

Tra negozi che chiudono e un’estate all’insegna del maltempo

Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media 202 euro, pari a 92 euro pro capite, per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro.
“È una data importante che coincide con un momento di difficoltà per il fashion retail – dichiara Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio –. Ogni giorno in Italia chiudono 24 negozi di moda e ne riapre soltanto la metà e questo ci fa molto preoccupare. Operiamo in un mercato dove sarà necessario mantenere le stesse regole per tutti”.
Il riferimento è chiaro: parla dell’e-commerce. Che sempre più italiani ricorrano al commercio elettronico non è una novità, basti pensare che nel nostro Paese nel 2023 gli acquisti online hanno superato i 54,2 miliardi di euro. Tra i prodotti più venduti online ci sono proprio capi di abbigliamento, scarpe e accessori.
Quest’anno, però, c’è un’altra minaccia che incombe sugli affari dei commercianti: la stagione che non sta decollando. È un’estate particolare: giorni all’insegna del sole e di temperature calde alternati ad altri ricchi di pioggia, vento e clima decisamente autunnuale. Una situazione che non aiuta le vendite di capi pensati per un’estate senza gli effetti dei cambiamenti climatici.

Acquisti in sicurezza e trasparenza

Come sempre, Federazione Moda Italia e Confcommercio illustrano le indicazioni, sia per gli esercenti sia per i clienti, per gli acquisti in saldo in sicurezza e trasparenza. Sta alla discrezione del negoziante la prova dei prodotti e la decisione di procedere con il cambio del capo dopo l’acquisto. Tuttavia scatta l’obbligo qualora il capo o l’accessorio sia danneggiato o non conforme. È obbligatorio anche indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.