CUCINELLI: CAPITALISMO DAL VOLTO UMANO

Ha diffuso ottimismo a piene mani, venerdì sera nella sala dei ricevimenti del Municipio cittadino, Brunello Cucinelli, il re del cashmere, invitato dalla Commissione per il Lavoro della diocesi e dal Rotary Club Crema in collaborazione. Presente all'affollato incontro anche il vescovo Daniele.
Brunello Cucinelli nato nel 1953 a Castel Rigone, piccolo borgo del XV secolo in provincia di Perugia, da una famiglia contadina, diplomato geometra, si iscrive alla facoltà di ingegneria, ma interrompe gli studi. Nel 1978 fonda una piccola impresa e stupisce il mercato con l'idea di colorare il cashmere. Grande il successo della sua impresa, che Brunello non vede soltanto come produttrice di ricchezza, ma come ambito di azione per sviluppare e incrementare il sogno di un capitalismo che valorizzi l'uomo. Oggi è una delle più grandi imprese del Made in Italy.
E l'intera serata di venerdì ha avuto come tema proprio la dignità della persona umana – e naturalmente del lavotatore – e l'etica. Al proposito Cucinelli ha citato la frase di Kant, uno dei suoi pensatori preferiti: “Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me”.
“Stiamo vivendo in un periodo bellissimo – ha aggiunto – in un grande risveglio morale e religioso. Stiamo vivendo in nuovo rinascimento. È sicuramente il miglior mondo che sia mai esistito. E questo è partito tutto da papa Francesco. L'essere umano è creativo quando l'ambiente attorno è positivo. Possiamo tornare ad avere rispetto delle persone e del lavoro? Possiamo immaginare di realizzare un mondo migliore? Possiamo tornare a coccolarci? Possiamo tornare a lavorare per la bellezza? Noi abbiamo bisogno di persone brave, dappertutto anche nella politica. Abbiamo bisogno di persone per bene. Dobbiamo anche noi essere migliori.”
E ha raccontato come nella sua azienda di 1.600 dipendenti si cerca di dare loro dignità: “Abbiamo iniziato in pochi, ho provato a cambiare la cultura del lavoro, ho provato a giocare sulla responsabilità e ha funzionato. Oggi abbiamo un tasso di assenteismo inferiore a zero. Un'età media dei lavoratori molto bassa (38 anni). E poi non facciamo distinzione tra operai e impiegati. I premi di produzione sono uguali per tutti: sono doni “per umana gratitudine”.
Cuccinelli, il titolare che sta assieme ai dipendenti, vive in paesino che ha restaurato, dando dignità agli abitanti. Nel 1982, dopo il matrimonio con Federica Benda, si trasferisce a Solomeo, che diventa l'oggetto dei suoi sogni e il grande laboratorio dei successi di imprenditore e di umanista. La benevola accoglienza che il mercato, nel frattempo divenuto internazionale, riserva ai suoi prodotti di qualità, gli dà la possibilità di attuare i suoi ideali. Nel 1985 acquista il Castello diroccato del XIV Secolo del borgo e ne fa la sede dell'azienda; nel 2000, dovendo adeguare le strutture produttive alle crescenti richieste del mercato, acquista e riadatta un opificio già esistente ai piedi del borgo di Solomeo, evitando di costruirne uno nuovo.
La nuova costruzione del Foro delle Arti, con l'annessa Biblioteca Neoumanistica Aureliana, il Ginnasio, l'Anfiteatro e il Teatro, divengono il luogo deputato della cultura e dell'arte.
Dall'esperienza del Foro delle Arti, costruito da maestri artigiani umbri e ispirandosi a William Morris e John Ruskin, nasce l'idea della Scuola di Solomeo di Arti e Mestieri, che vede la luce nel 2013. Lo sguardo al futuro di Brunello vuole che la memoria di un fattore umanistico importante come l'artigianato debba essere conservato e tramandato, e la scuola è il laboratorio dove quest'aspirazione si trasforma in realtà.
Nel 2014, ad opera della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, viene presentato il Progetto per la Bellezza, con il quale si realizzano tre immensi parchi nella valle ai piedi del borgo di Solomeo (Parco agrario, Parco dell'Oratorio Laico e Parco dell'industria) recuperando parte del terreno già occupato da vecchi opifici in disuso a favore di alberi, frutteti e prati. L'iniziativa simboleggia il valore cruciale della terra, dalla quale, secondo il pensiero di Senòfane, “tutto proviene”.
Al termine dell'incontro Marco Cassinotti, responsabile della Commissione per la Pastorale e del Lavoro, gli ha fatot omaggio del volume della cattedrale.