Berlino Tazza sarà alla guida di Sistema Impresa per altri quattro anni. Lo ha deciso l'assemblea della confederazione che rappresenta a livello nazionale 120 mila piccole e medie imprese, per un totale di 600 mila addetti, con un bilancio consolidato di 30 milioni; articolata in 46 associazioni provinciali, 7 federazioni di settore e una Federazione regionale Lombarda che, da sola, conta 18 mila imprese e 150 mila addetti.
L'appuntamento si è aperto con il lancio ufficiale della nuova denominazione a testimonianza di “uno sviluppo che è andato ben oltre i confini originari del settore commercio, intercettando anche imprese del settore manifatturiero”.
Ai delegati convenuti da tutta Italia presso la sede della Confederazione in via Giuseppe di Vittorio 6 – nell'area ex Olivetti di Crema – il presidente Tazza, nella relazione programmatica, ha esposto i traguardi raggiunti, illustrando un piano di crescita che “impegna il Consiglio confederale a garantire la stessa determinazione che ha caratterizzato l'organizzazione datoriale finora e che la spinge a porre nuove sfide per farla diventare più competitiva, più efficace nel soddisfare le richieste degli associati, più radicata nei territori, più reattiva sul fronte delle relazioni industriali e del dialogo con il mondo istituzionale”.
Ha poi ricordato l'importanza degli strumenti confederali nell'erogare “servizi alle aziende con la flessibilità, la prontezza e la precisione che hanno sempre distinto il loro operato con la consapevolezza che oggi è indispensabile aprirsi verso l'internazionalizzazione”. E ha ribadito come sia necessario puntare sull'attività politico sindacale all'insegna “di un maggiore dinamismo che risponde alle criticità e alle opportunità del profondo mutamento istituzionale che sta attraversando il Paese”.
Insieme al presidente Tazza è stato nominato il nuovo consiglio direttivo, mentre Enrico Zucchi ha mantenuto l'incarico di segretario generale della confederazione che, fra i suoi strumenti migliori, comprende il Fondo Formazienda per il finanziamento della formazione continua, posizionato al sesto posto nazionale per il numero di imprese e al settimo per i dipendenti con un bacino di 78 mila aziende e 500 mila lavoratori.
Altri organismi cruciali sono l'ente bilaterale Ebiten, che è operativo in materia di welfare e, nel mondo del credito, il confidi Fidicom che conta oltre 2.700 soci per un volume di garanzie superiore ai 21 milioni di euro con 40 milioni di finanziamenti erogati.
“Molto è stato fatto – ha detto Zucchi – ma ci aspettano anni cruciali in cui dovremo garantire il consolidamento della nostra storia e il raggiungimento degli ambiziosi risultati che ci siamo dati. I numeri sono dalla nostra parte, ma non avremmo ottenuto nulla se non avessimo condotto una sistematica ricerca dei talenti, delle menti e delle personalità più qualificate.”
Il segretario generale ha infine individuato i tre “asset” che ricopriranno un ruolo strategico nella strategia di espansione: “il nuovo fondo Interform, Ebiten e il lancio di un grande Confidi nazionale per aiutare le imprese nel reperire la liquidità necessaria per superare la crisi ed esprimere al massimo il potenziale dell'economia italiana”.