OSPEDALE MAGGIORE – Covid, ricoveri in calo e più vaccini. Borghetti: “Vaccinarsi senza paura”

“Gli strumenti, i mezzi e il personale per vincere la battaglia contro il Covid ce li abbiamo, ma ci devono dare più ‘munizioni’. E le ‘munizioni’ sono i vaccini, che sono tutti – tutti! – efficaci e sicuri. Le persone lo devono capire ed essere tranquille: prima ci immunizziamo e prima torniamo a una vita normale. Altre strade non ce ne sono”. Parole chiare quelle del dottor Maurizio Borghetti, dirigente medico ed esperto Tac dell’Unità operativa di Radiologia dell’Ospedale Maggiore di Crema: le sue diagnosi di polmoniti Covid da mesi offrono una prima e precisa ‘fotografia’ della malattia e della situazione pandemica, mentre da volontario presso il Centro Vaccinazioni ha ben presente quel che si sta vivendo per sconfiggere il virus.

Le Tac e la campagna di vaccinazione

“Da alcune settimane, e in particolare in quest’ultima – afferma Borghetti – si sono ridotte come numero ed entità. La situazione dei contagi, che in questa terza ondata ha interessato una fascia d’età mediamente più giovane, si sta evolvendo in senso positivo e la pressione sull’ospedale inizia a calare. Questo è soprattutto l’effetto dei provvedimenti restrittivi adottati, ma adesso si deve necessariamente riaprire per tutelare la tenuta sociale ed economica. Ecco perché è fondamentale, accanto ai noti accorgimenti di protezione (mascherina in primis), una sempre più massiccia e capillare campagna di vaccinazione: altrimenti, torneremo al punto di partenza. Una terapia certa, in questo momento, per il Covid non c’è: il vaccino è l’unica arma vincente. E la dobbiamo usare per tutti, senza paure controproducenti. Se non usiamo i vaccini ci suicidiamo da soli”.
Nell’Asst di Crema, fin dall’inizio della campagna vaccinale e ancor meglio da quando è attivo il centro presso l’ex Tribunale, le somministrazioni proseguono bene. Ma si potrebbe fare di più. “Che conta è la fornitura di dosi – rileva il dottor Borghetti – e oggi utilizziamo bene quelle che ci arrivano. L’auspico è che, come promesso, ne arrivino in numero maggiore. Noi, tra volontari e personale a contratto, ci siamo e potremmo incrementare il numero di vaccinazioni giornaliere, ovviamente sempre garantendo la sicurezza delle persone. Se arrivano i vaccini, entro l’estate tutta la popolazione cremasca sarebbe coperta”.

Tutti i vaccini sono efficaci e sicuri

Le polemiche e le paure di questi giorni, legate ai presunti effetti collaterali del vaccino AstraZeneca e, ora, anche di quello Johnson & Johnson, sembrano soltanto ostacolare una campagna vaccinale che ha invece bisogno di correre. Il sospetto fondato è che sia in corso una guerra commerciale e politica tra le Case Farmaceutiche, con in ballo il monopolio su una ‘partita’ che pone sul campo una montagna di soldi.
Ma a noi questo non deve interessare – dice convinto il dottor Borghetti – perché, ripeto, i vaccini sono tutti efficaci e sicuri: lo dicono i dati scientifici. I casi di trombosi e gli eventi gravi segnalati sono normali e, soprattutto, sono percentualmente bassissimi: parliamo di 4 casi su un milione di dosi. L’Eparina, per fare un esempio, dà effetti negativi in 5.000 soggetti su un milione, i contraccettivi orali in 900 su un milione… Quanti morti ha fatto il Covid? Basti pensare a questo per sgombrare il campo da ogni dubbio. Io dico che vanno bene le precauzioni, ma non si deve esagerare: se creiamo – magari ad arte – talune paure, non ne veniamo più fuori. Dobbiamo imparare a dire ‘faccio il vaccino contro il Covid’, così come diciamo ‘faccio il vaccino contro l’influenza’: pure qui ce ne sono diversi, di più Case Farmaceutiche, ma non ce ne siamo mai preoccupati”.
Vaccinarsi e tornare alla normalità significa anche liberare i reparti di malati Covid e consentire all’ospedale di riprendere a curare al meglio, “perché – sottolinea Borghetti – le altre malattie non sono scomparse”.

Cala la pressione sull’Ospedale di Crema

Intanto si conferma, negli ultimi giorni in modo significativo, la riduzione dei casi Covid all’Ospedale Maggiore di Crema. I dati diffusi dalla Direzione Sanitaria ieri, venerdì 16 aprile, riferiscono di 106 pazienti complessivi ricoverati per Covid, di cui 8 in terapia intensiva, 17 in semi-intensiva e 18 a Rivolta d’Adda. I cittadini in carico seguiti a domicilio dal Centro Servizi, invece, ieri erano 156.
Giusto per un confronto, solo una settimana fa (il 9 aprile) i ricoverati totali erano 137, di cui 9 in terapia intensiva, 44 in semi-intensiva e 20 a Rivolta d’Adda. I pazienti in cura domiciliare erano 186.