CORONAVIRUS – I dati dell’8 novembre: in regione +6.318 contagi, in provincia di Cremona +99

Coronavirus
I tamponi effettuati oggi in regione sono 38.188, i nuovi positivi 6.318. Il rapporto è pari al 16,5%. I guariti/dimessi sono 1.420.
I dati di oggi nostrano 323 ‘debolmente positivi’ e 49 a seguito di test sierologico. In terapia intensiva s’è toccato quota 650 (+40) persone, mentre i ricoverati non in terapia intensiva sono 6.225 (+412). I decessi odierni sono stati 117, il totale complessivo dal principio della pandemia è pari a 18.343 (+117).
Questi i nuovi casi per provincia: Milano: 2.956, di cui 1.204 a Milano città; Bergamo: 123; Brescia: 545; Como: 174; Cremona: 99; Lecco: 136; Lodi: 57; Mantova: 135; Monza e Brianza: 877; Pavia: 313; Sondrio: 114; Varese: 620

LA SITUAZIONE DI CREMA

“Come ogni domenica, facciamo il punto sui casi attuali di positività al Covid fra i nostri concittadini. In tutto a Crema a ieri, sabato 7 novembre, si contavano 277 persone con contagio attivo, incrementate di ben 36 unità fra venerdì e sabato. Sono invece 916 i casi totali di contagio, quelli ufficiali e conclamati, dall’inizio della pandemia”, informa il sindaco Bonaldi.

Vediamo in dettaglio le età degli attuali 277 positivi, stavolta divisi da Bonaldi per decadi:
. 9 bambini hanno meno di 10 anni
. 40 ragazzi fra i 10 e i 19 anni
. 31 giovani fra i 20 e i 29 anni
. 24 hanno dai 30 ai 39 anni
. 58, e sono il gruppo più numeroso, da 40 a 49
. 51 adulti hanno dai 50 ai 59 anni
. 40 dai 60 ai 69 anni e, infine,
. 24 hanno dai 70 anni in su.

“Molti di loro, la maggior parte, si sta curando al domicilio, con una sintomatologia leggera e gestibile a casa, sotto il monitoraggio dei MMG, di ATS e del Centro Multiservizi di Asst. Il nostro Ospedale ieri contava in tutto 114 pazienti Covid-19 ricoverati, con un incremento di 14 unità rispetto al giorno prima. Di questi 114 pazienti, 82 (+9 rispetto a venerdì) con sintomi acuti, 24 (+3) in terapia sub-intensiva (cioè ventilati), mentre 8 (+2) in terapia intensiva (intubati)”. Come andiamo ripetendo ormai da settimane, non è tanto la letalità del virus a doverci preoccupare, quanto la sua grande pervasività.

“Contenerlo e impedire il più possibile il contagio, specie fra i soggetti più a rischio (terza età e in generale le persone che hanno anche altre patologie) è importante per evitare che vada a saturare gli ospedali privando di cure non solo i malati Covid, ma anche tutti gli altri. Questo il senso delle regole di questi giorni, così rigide e faticose per tanti. Forza, cremaschi e cremasche, continuiamo con la tenacia e il rispetto che i più stanno mostrando in questi giorni, è il ‘contributo’ alla causa che ciascuno di noi può dare e mai come stavolta l’apporto di ogni individuo può fare la differenza”, il commento finale del primo cittadino.