Parole, parole, parole…soltanto parole?

Abstract speaker silhouette with letters on a white background

Avete mai pensato a quante parole si dicono ogni giorno? Ma soprattutto a chi vengono dette? Parlare è molto bello, perché si possono esprimere idee diverse, si può litigare, si può semplicemente raccontare qualcosa.
Ma ci si è mai chiesti se le parole che vengono dette sono appropriate al contesto? Si è mai pensato alla reazione che una persona ha quando si sente giudicata da qualcuno?

Purtroppo, come accade molte volte, le parole etichettano le persone, magari anche in modo offensivo. A volte queste parole vengono dette per proteggere un proprio familiare o un amico, ma forse sarebbe più maturo sentire tutte le parti in causa prima di etichettare con parole sgradevoli. Le parole sono uno strumento potente, uno strumento che sa ferire profondamente. Molte volte le parole escono dalla bocca senza consapevolezza. Non pensiamo alla reazione che una persona può avere se si sente giudicata con determinate parole o se anche solo le sente.

Purtroppo penso che la gente spesso usi le parole con eccessiva leggerezza, commentando quello che fai, come ti vesti, il tuo modo di essere. In queste occasioni le parole sono quelle che fanno più male, sono quelle che feriscono, sono quelle che molte volte influenzano negativamente, suscitano tristezza e il brutto è che queste parole vengono dette per salvare la propria reputazione o per difendere qualcuno a scapito di altri. In queste situazioni viene spontaneo chiedersi: “ MA IL RISPETTO VERSO UNA PERSONA DOVE E’ FINITO ?”. UN CONTO E’ ESPRIMERE IL PROPRIO PENSIERO CON RISPETTO, UN ALTRO E’ SPARLARE.

Tutti noi abbiamo il diritto di parlare, ma tutti abbiamo anche il diritto di non essere etichettati con  parole offensive. Nessuno di noi è perfetto. A chi non è capitato di fare figuracce? Molte parole è proprio qui che saltano fuori dalla bocca a sproposito, per commentare, magari per scherzare, altre volte invece proprio per il gusto di giudicare o far male. Ecco, prima di commentare pensiamo se a noi piacerebbe essere giudicati quando magari facciamo figuracce.

Quindi prima di parlare, pensiamo sempre all’effetto delle nostre parole, ma soprattutto ricordiamoci di rispettare il prossimo. Impariamo a usare bene le parole, perché ne basta una sola gentile come: grazie o ciao… per rallegrare la giornata, perché una parola pronunciata non si può cancellare con la gomma o con la scolorina.

E’ molto meglio scoprire come una persona è realmente, piuttosto che guardarla da lontano superficialmente e etichettarla negativamente, perché alla fine si può scoprire che questa è la persona più bella del mondo.
Per cui le parole sono indispensabili, ma vanno usate con cautela, per fare amicizia e non per fare la guerra!

*Marzia, II Liceo Scientifico