Casale Cremasco – Sergnano: un resoconto dei lavori per la realizzazione delle due centrali idroelettriche.

All’interno del Parco del Serio, tra i due comuni di Casale Cremasco e Sergnano, continuano i lavori per la realizzazione di due centrali idroelettriche. I costruttori pagheranno un canone concessorio alla Regione Lombardia per lo sfruttamento della risorsa naturale e pubblica dell’acqua.
L’operazione rispetta tutti i precetti di Legge e le norme vigenti e non è per nulla ‘negativa’ per l’ambiente. L’iniziata è stata avviata anni fa con le richieste preliminari e gli elaborati di progetto, presentati dalla ditta Iniziative Bresciane Spa di Breno (Bs), che poi ha anche modificato (in meglio per l’impatto ambientale) l’intervento.
“Ho partecipato ad alcune riunioni, ma il progetto è stato avviato quando ancora non ero sindaco io – spiega il primo cittadino casalese Antonio Grassi, fornendoci le relazioni – Per il nostro Comune l’intervento ha significato anche ‘portare a casa’ la ciclabile da Casale a Vidolasco”.
Tra i documenti nelle nostre mani, due autorizzazioni della Provincia di Cremona, settore Ambiente e Territorio, per la costruzione e l’esercizio di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (mini idroelettrico) con potenza nominale elettrica di 372,27 Kw denominato Palata Babbiona e relative opere connesse nei due Comuni, e di un altro similare con potenza superiore, pari a 486,88 Kw chiamato Palata Malcontenta, con le opere collegate.
Ora le due piccole centrali idroelettriche – ad “acqua fluente”, cioè senza la formazione di un bacino – sono in fase di costruzione, anzi le opere sono a buon punto e alcuni cittadini chiedono informazioni su quanto fatto sinora. Per quanto riguarda la tempistica quasi ci siamo: certamente per la prossima primavera, se non interverranno problemi particolari, non attesi, le opere saranno concluse. Scontato è dire che la ditta privata costruttrice rivenderà poi l’energia prodotta all’Enel.
In entrambi i casi, sia nei pressi della Palata Babbiona, sia vicino alla Palata Malcontenta, nel marzo scorso la ditta bresciana attuatrice dell’intervento ha presentato ‘varianti non sostanziali’ relative ai progetti, ovvero nuove opere di miglioria e bonifica ambientale, come confermatoci anche dai vertici del Parco del Serio.
Dalle relazioni emerge che per tutti e due i siti il costruttore ha rivisitato il progetto con l’intento di migliorare l’inserimento dell’impianto dal punto di vista ambientale con: eliminazione delle opere visibili non sommerse dall’acqua; semplificazione delle opere elettro-meccaniche per evitare la costruzione fuori dall’acqua di locali che potrebbero, in caso di piena, essere sommersi; uso di gruppi turbina-alternatore completamente sott’acqua e non visibili dall’esterno; limitazione delle dimensioni di ogni singolo gruppo turbina-alternatore, aumentandone il numero da 3 a 4 di uguale portata e potenza, diminuendo così l’estensione planimetrica dell’impianto già autorizzata. Il tutto, dunque, a vantaggio di un mascheramento pressoché totale degli impianti, che sono sommersi in acqua integralmente. Varianti, come detto, migliorative e non sostanziali, quindi approvate dagli organi competenti.
Dalle dichiarazioni dei tecnici si comprende come le centrali in questione siano quelle cosiddette ‘a restituzione istantanea’: l’acqua passa e muove le turbine che producono energia e rientra subito “in circolo”. Sopra il pelo della traversa ci sarà sempre un velo d’acqua, anche per motivazioni estetiche, oltre che per tutela paesaggistica. Sarebbe brutto vedere una parte di fiume in secca.
Il Parco del Serio e la Provincia, contestualmente alle operazioni, hanno risistemato le scale di risalita per le migrazioni dei pesci; inoltre il piede della traversa è bagnato per non perdere habitat per la fauna ittica. Anche le centraline di controllo sono state spostate e interrate paesaggisticamente, con il tetto verde per essere ancor più mimetizzate nella natura. Presentano un rivestimento con scarpa di terra ed erba che le rende davvero poco visibili.