Papa in Bangladesh – Incontro con i giovani nel campo sportivo del “Notre Dame College”

Questa mattina Papa Francesco ha incontrato i giovani presso il campo sportivo del “Notre Dame College”. Per lui i ragazzi sono sempre pieni di entusiasmo, per questo “ mi sento ringiovanire ogni volta che vi incontro”.
Un entusiasmo giovanile che si collega a uno spirito di avventura e alla capacità di tirar fuori luce dall’oscurità. Sempre pronti a proiettarsi in avanti e a rischiare. Il Pontefice ha incoraggiato a continuare così sia nelle circostanze buone che in quelle cattive. Devono sconfiggere i problemi e la tristezza, scegliendo la strada giusta. E per fare ciò devo farsi guidare da Dio con la sua grazia perché “È come se avesse posizionato dentro di noi un software – ha spiegato –  che ci aiuta a discernere il suo programma divino e a rispondergli nella libertà. Ma, come ogni software, anch’esso necessita di essere costantemente aggiornato. Tenete aggiornato il vostro programma, prestando ascolto al Signore e accettando la sfida di fare la sua volontà”.
Per percorrere il corretto sentiero occorre anche la sapienza, frutto della fede. La vera “sapienza è quella negli occhi dei genitori e dei nonni, che hanno posto la loro fiducia in Dio – ha detto Francesco – Questa sapienza la riceviamo quando cominciamo a vedere le cose con gli occhi di Dio, ad ascoltare gli altri con le orecchie di Dio, ad amare col cuore di Dio e a valutare le cose coi valori di Dio. Ci aiuta a riconoscere e respingere le false promesse di felicità. Ci aiuta a sapere come accogliere e accettare coloro che agiscono e pensano diversamente da noi”. La sapienza di Dio apre agli altri, aiuta a guardare oltre le proprie comodità e le false sicurezze. Aiuta quindi tutti coloro che iniziando a chiudersi nel loro piccolo piccolo mondo precipitano in una mentalità presuntuosa, quella dell’ “io sono buono, tu sei cattivo”.
“Sono contento che, insieme ai cattolici, ci siano molti giovani amici musulmani e di altre religioni”, l’apprezzamento del Papa, “Col trovarvi insieme qui oggi mostrate la vostra determinazione nel promuovere un clima di armonia, dove si tende la mano agli altri, malgrado le vostre differenze religiose”. Un buon esempio di persone che in amicizia collaborano per la realizzazione di un futuro bene comune.
“Parlate con i vostri genitori e nonni; non passate tutta la giornata col cellulare, ignorando il mondo attorno a voi!”. Una dura critica per chi preferisce la tecnologia, trascurando le persone vicine. Nella parte finale del discorso il Papa ha sottolineato che la loro cultura insegna a rispettare gli anziani, portatori di memoria e sapienza esperienziale, che aiuta ad evitare di ripetere gli errori del passato. Proprietari di un carisma che permette di colmare le distanze, in quanto assicurano che i valori più importanti vengano tramandati alle generazioni future. “Attraverso le loro parole, il loro amore, il loro affetto e la loro presenza – aggiunge – comprendiamo che la storia non è iniziata con noi, ma che siamo parte di un antico ‘viaggiare’ e che la realtà è più grande di noi”.
“La sapienza di Dio rafforza in noi la speranza e ci aiuta ad affrontare il futuro con coraggio”, ha concluso il Papa, “Noi cristiani troviamo questa speranza nell’incontro personale con Gesù nella preghiera e nei Sacramenti, e nell’incontro concreto con Lui nei poveri, nei malati, nei sofferenti e negli abbandonati. Dio benedica il Bangladesh e i vostri volti siano pieni di gioia e di speranza: gioia e speranza per voi, per il vostro Paese, per la Chiesa e per le vostre comunità”.