“Abbiamo dovuto assistere in questi giorni all'ennesima spartizione politica di poltrone di una società pubblica da parte dei partiti del cremasco”, esordisce la nota inviata dal Movimento 5 Stelle cremasco. “Partiti che hanno anche tentato goffamente di spacciare tale spartizione – aggiungono – come una normale scelta sulla base delle competenze, dando ai sindaci due sole settimane di tempo per ricevere e valutare i curricula dei candidati.”
E il comunicato prosegue con una serie di interrogativi, che esprimono le forti perplessità sul risultato della designazione.
“Come potrebbe svolgersi seriamente un bando pubblico per membro di un CdA in due sole settimane?
Come possono giustificare, se non appunto con la logica della spartizione politica, la nomina di 5 membri in un CdA che dovrebbe governare una società con 14 dipendenti?
Perché non è possibile fare un bando pubblico come si deve e selezionare le candidature semplicemente sulla base delle competenze?
Con quale arroganza i partiti prendono nuovamente possesso di SCRP, dopo aver dimostrato ampiamente di non essere in grado di saperla gestire?”
“È la stessa arroganza con cui vengono sottoposti ai soci dei documenti circa la gara dei rifiuti, con degli allegati secretati!”, il caustico commento, con riferimento alla proposta prospettata nella conferenza dei sindaci dell'altra settimana. Un'ipotesi improponibile, che ha lasciato basiti ed esterrefatti, sembrando impossibile anche solo averla pensata.
Infatti subito ritirata e rivista; per cui la conferenza tornerà a riunirsi oggi per approvare un'altra modalità: tener per valida la delibera che già i consigli comunali hanno approvato quando han dato avvio all'operazione.
“Come può un sindaco o un consiglio comunale capire la bontà di un documento senza avere a disposizione tutti gli allegati? Ennesima dimostrazione – sottolineano i pentastellati – che la gara sui rifiuti, bando che dura ormai da due anni e mezzo, è ormai una vera e propria presa per i fondelli da parte di SCRP e dei partiti che la governano nei confronti dei cremaschi.”
“Con le nomine di questo CdA – la chiosa al vetriolo – i partiti hanno perso l'ennesima occasione di portare rinnovamento certificando, se mai ve ne fosse ancora bisogno, di non avere alcuna intenzione di rinunciare ai propri privilegi e giochi di potere!”