Romanengo – Caccia tordi con richiamo proibito, bergamasco deferito

È di un richiamo acustico con annessa batteria e telecomando, un fucile sovrapposto e 73 Tordi (Bottaccio “Turdus Philomelos”) abbattuti, quanto sequestrato nel fine settimana appena trascorso, dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Crema nel Comune di Romanengo in una attività congiunta effettuata in stretta collaborazione con il personale della Polizia Provinciale Cremona.

“Durante l’attività di controllo del territorio specificatamente finalizzata alla prevenzione e repressione illeciti e reati venatori, – spiega il comandante Alberto Ricci – i militari, in zona ambito caccia del Comune romanenghese, si insospettivano per l’alto numero di tordi abbattuti da un sessantenne titolare di una licenza di caccia. Congiuntamente a personale Polizia Provinciale veniva rinvenuto un ‘richiamo acustico’ radiocomandato da un telecomando in possesso del soggetto controllato. Il dispositivo è del tipo di quelli riproducenti il suono stridulo e meccanico detto anche ‘zizzo’ caratteristico del Tordo”.

Immediata la disattivazione del marchingegno e il contestuale sequestro del fucile e della avifauna abbattuta. Il cacciatore, proveniente dalla bassa val Brembana (Bergamo), è stato deferito alla locale Procura di Cremona.