Crema – Violenza sessuale o procurato allarme? La Polizia ha chiuso le indagini

Sta prendendo sempre più i contorni di una simulazione di reato l’episodio verificatosi la scorsa settimana a Crema e sul quale ha in corso indagini la Polizia cittadina. Una donna ha chiamato il 112 asserendo di essere stata vittima di una violenza sessuale nei pressi della stazione ferroviaria, ma quanto ricostruito dagli agenti non collima con le dichiarazioni rese dalla stessa.

“La richiesta di aiuto è giunta nel pomeriggio di mercoledì primo luglio – spiega il vicequestore Bruno Pagani –.Vista la gravità della notizia più unità operative si sono portate immediatamente sul posto verificando la presenza della presunta vittima la quale ribadiva agli agenti di aver subito l’azione violenta a opera di un soggetto definito come un “uomo di colore”. La persona offesa, in evidente stato di agitazione, è stata trasportata d’urgenza presso il pronto soccorso del locale nosocomio per le prime cure mediche mentre sul posto sono stati attivati i dovuti accertamenti tecnico scientifici. Si effettuava inoltre una ‘battuta a largo raggio’ alla ricerca del presunto autore del quale la signora aveva fornito una dettagliata descrizione, che si concludevano con esito negativo”.

L’attività investigativa dei poliziotti, la raccolta di sommarie informazioni e soprattuto la visione dei filmati delle telecamere dei sistemi di videosorveglianza della zona, hanno però consentito agli uomini del Commissariato di riscontrare “evidenti incongruenze nelle dichiarazioni rese dalla donna relative alla ricostruzione dell’accaduto, tali da far ritenere le stesse non veritiere. L’asserita vittima, dopo aver trascorso la notte ricoverata in osservazione, la mattina successiva di buon ora ha lasciato il reparto di degenza rifiutando di essere condotta per visite più approfondite presso la clinica specialistica ‘Mangiagalli’ di Milano”.

La posizione giuridica della donna, che rischia di rispondere dei reati di simulazione di reato e procurato allarme, è all’esame della Procura della Repubblica di Cremona a cui questo gli uffici di Pubblica Sicurezza cittadini anno trasmesso i risultati del lavoro investigativo condotto.