“L’ultima trovata dell’Aler”.Così la definisce Mario Lottaroli a nome del Comitato Inquilini Case Pubbliche Crema. “Non c’è stata nessuna comunicazione ai residenti da parte di Aler; abbiamo saputo della sgradita novità da alcuni inquilini i quali, telefonando all’Ufficio Manutenzioni di Cremona, anziché sentirsi rispondere da un’addetta, hanno trovato un nastro che li informava di dover inoltrare le richieste d’intervento al numero 02.36524920 o inviarle via e-mail a callcenter@gisiservizi.it”, racconta l’ex consigliere.
Da parte di Lottaroli e soci nessuna meraviglia. “Abbiamo compreso da tempo che la dirigenza Aler considera gli inquilini dei sudditi, utili solo per alimentare con gli affitti una struttura ampiamente inefficiente, non all’altezza del compito statutario che deve assolvere: ‘Operare nelle politiche abitative con particolare attenzione alla loro funzione sociale’”.
A pagare sono sempre i residenti
Nel Cremasco, in pochi anni, si è assistito al forte ridimensionamento del servizio a svantaggio degli inquilini. “Infatti – insiste Lottaroli – siamo passati da una struttura provinciale con una sede distaccata a Crema, a un’organizzazione operativa su tre province, per finire con una linea telefonica e un call center affidati a una consociata che risponde a livello regionale. Riteniamo che questo ulteriore cambiamento sia finalizzato unicamente al risparmio economico, senza alcuna considerazione per l’età avanzata e le fragilità sociali di tanta parte degli inquilini”. Il Comitato non nasconde la propria preoccupazione. “La nuova trovata aggiunga ulteriori inefficienze e ritardi nei tempi di risposta alle richieste degli inquilini. Chiediamo ai sindaci di intervenire su Regione e Aler affinché recedano da questa decisione per avvicinare, come logico, la struttura organizzativa ai luoghi di insediamento delle abitazioni”. Ai consiglieri regionali del territorio il compito di intercedere.