Procura. Molesta barista, scatta il divieto d’avvicinamento

Nel pomeriggio di ieri, venerdì 31 maggio, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cremona hanno sottoposto un uomo alla misura cautelare del divieto di avvicinamento e di comunicazione con la vittima, emessa dal Tribunale di Cremona per tutelare una donna, che lavora come barista, che per quattro anni ha subito le continue molestie e persecuzioni da parte di un avventore. Il provvedimento cautelare è stato emesso a seguito dei fatti denunciati ai Carabinieri pochi giorni fa da una donna che è stata costretta a subire per lungo tempo le attenzioni dell’uomo. “L’uomo – spiegano i militari dell’Arma – era solito frequentare il bar e, da quattro anni a questa parte, aveva iniziato ad importunare la donna con comportamenti inappropriati e fastidiosi. Infatti, aveva spesso espresso apprezzamenti sgradevoli e sistematicamente le sue conversazioni avevano contenuti sessualmente espliciti, creandole imbarazzo. Aveva più volte cercato il contatto fisico con la donna, ma era stato respinto. E quando non la vedeva al bancone, perché la donna si occupava della cucina per evitare di incontrarlo al bancone del locale, la cercava in maniera ossessiva e chiedeva agli altri dove fosse. Lei lo evitava, ma lui, alcuni giorni fa, mentre la donna lavorava, con un gesto improvviso, le aveva toccato le parti intime”.

La denuncia ai Carabinieri

A quel punto, la donna ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri perché la situazione, che già le creava apprensione e paura, stava diventando insostenibile. Nella denuncia ha spiegato “di essere turbata e preoccupata per le continue molestie e per la presenza assidua dell’uomo nel locale, dicendo di non sentirsi sicura perché, perseverando nella sua condotta, le procurava uno stato di ansia e timore. I militari hanno quindi avviato le indagini, trovando riscontro a quanto riferito dalla vittima e riportando tutto alla Procura della Repubblica di Cremona che ha coordinato le indagini”.

Il provvedimento del giudice

Tenuto conto della frequenza e della ripetitività delle azioni e dell’incapacità dell’uomo di contenersi, provocando nella vittima uno stato di soggezione, il Giudice, per ripristinare le normali condizioni di vita della vittima, ha imposto all’uomo di non avvicinarsi alla donna e a tutti i luoghi da lei frequentati, vietando la comunicazione con la persona offesa con qualsiasi mezzo. Il provvedimento è stato notificato dai Carabinieri.