Studiare l’aria per la classe quarta A di Romanengo non è significato solo conoscere gli strati dell’atmosfera e sapere che l’aria è incolore, inodore e insapore o che il suo peso si chiama pressione atmosferica, ma il vero studio, la vera conoscenza è stata messa in atto con la comprensione che viviamo in una delle aree più inquinate d’Europa e che proprio a Crema e nel Cremasco ci sono associazioni come la Fiab che lavorano perché i Comuni e i cittadini siano sensibilizzati.
A dare una mano al maestro Alex Corlazzoli sono arrivati in classe proprio Massimo Severgnini e Matteo Dell’Amore della Fiab di Crema che nei giorni scorsi hanno tenuto una vera e propria lezione mostrando anche attraverso un misuratore delle polveri, la presenza di particolati nell’aria.
Il tutto è partito, come spiegano gli insegnanti promotir dell’ainiziativa, dalla lettura di un articolo pubblicato dal nostro settimanale il 24 febbraio scorso ove la Fiab denunciava un livello allarmante dell’inquinamento atmosferico nella nostra zona. Guidati dal docente, gli studenti che sul sussidiario avevano già appreso l’Abc sull’aria, hanno letto i dati riportati nel pezzo giornalistico cercando di capire cosa stesse accadendo. Una brutta sorpresa per i bambini di Romanengo che credevano, proprio perché vivono in campagna, di essere nel paradiso terrestre. A dare ancor più concretezza alle parole ci hanno pensato Severgnini e Dell’Amore che nei giorni scorsi hanno incontrato gli allievi spiegando loro i danni che l’aria inquinata può apportare ma anche facendo comprendere quanto l’uso della bicicletta e i nostri singoli comportamenti possono contribuire a migliorare il nostro ambiente.
I due esperti hanno dialogato a lungo con i bambini, rispondendo alle loro numerose domande e sollecitazioni. “Studiare non significa conoscere le caratteristiche dell’acqua, dell’aria, della terra per poi fare una bella verifica e prendere un voto. La conoscenza – spiega il maestro Corlazzoli – dev’essere utile, deve diventare parte della nostra vita, deve concretizzarsi altrimenti dopo qualche giorno qualsiasi bambino avrà dimenticato ciò che ha letto in un libro. La presenza della Fiab è stata preziosa e importante”.