Conferenza stampa questa mattina alle 12.30 in Sala Ricevimenti per illustrare la nuova iniziativa dell’Housing First. Iniziativa che vede la collaborazione tra Comune, Diocesi e Fondazione Benefattori cremaschi.
Inizia Bergamaschi
“Il Comune di Crema, in qualità di capofila dell’Ambito Territoriale di Crema – ha detto il sindaco – sta da tempo lavorando alla messa a terra delle progettualità finanziate a valere sui fondi del Pnrr. Oggi condividiamo l’intervento Housing First (la casa prima di tutto). Il suo tema centrale è rappresentato dal riconoscimento della dimora come diritto umano di base. Ed elemento essenziale per l’attivazione personale in una prospettiva di autonomia delle persone in condizioni di svantaggio e grave vulnerabilità.
Non solo dunque inserimento abitativo quale punto di partenza irrinunciabile, ma anche collegamento forte e strutturato con la filiera dei servizi di protezione. Supporto e accompagnamento personalizzato (la promozione dell’inserimento lavorativo, ad esempio) per far leva sulle risorse che la persona dimostra di avere e che meritano di essere supportate.”
Il Comune di Crema ha scelto di diversificare gli interventi, finanziati per 715.000,00 euro, valorizzando innanzitutto il patrimonio pubblico, proprio e di altri comuni dell’Ambito. Ma ancheComune cercando con convinzione partenariati significativi per la comunità ed il territorio.
Convergenza di intenti
La convergenza di intenti fra Comune, Diocesi e Fondazione Benefattori Cremaschi rispecchia pienamente la volontà di promuovere uno sguardo collaborativo fra istituzioni importanti per Crema.
Un convergenza che ha ben presente una fine comune: la coesione della comunità attorno ad un tema complesso e delicato quanto è quello delle povertà e delle marginalità.
Caritas Diocesana e Fondazione Benefattori Cremaschi, rispondendo ad un bando pubblico di coprogettazione pubblicato dal Comune di Crema a fine 2023, hanno messo a disposizione il proprio patrimonio (FBC) e la propria capacità di leggere e sostenere le fragilità.
Obiettivo esplicito delle tre Istituzioni coinvolte: condividere le potenzialità di ciascuno e mettere al centro del pensiero e delle azioni le persone vulnerabili. Significativo, inoltre, che l’intervento sia localizzato nello stabile della Misericordia evocativo di accoglienza, cura, vicinanza, ma anche di valore, bellezza e centralità del patrimonio storico. Nella Misericordia troveranno infatti posto il rifugio San Martino (il dormitorio, ora in via Civerchi, è aperto da 15 anni), una mensa, un centro diurno e tre appartamenti di semi-autonomia. “Perché il tema abitativo – ha sottolineato l’assessora Musumary – è esploso dopo la pandemia e abbiamo dovuto affrontare il problema cercando un collocamento per le persone senza dimora. Da tempo il Comune cerca di rispondere a questa esigenza”.
I partecipanti alla conferenza stampa
Il tutto, frutto di un’alleanza tra pubblico e privato più volte evidenziata nella conferenza stampa che oggi (venerdì 15 marzo) è servita per illustrarne finalità e dettagli. Conferenza a cui hanno preso parte il sindaco Fabio Bergamaschi, l’assessora al Welfare Anastasie Musumary, il vescovo Daniele Gianotti, il direttore della Caritas diocesana Claudio Dagheti e Bianca Baruelli con Annalisa Mazzoleni, rispettivamente presidente e direttore generale di Fbc.
“Arrivare con una risposta corale di enti alla realtà del territorio – ha evidenziato il sindaco – è la soluzione migliore che la città può offrire. Si tratta di un’alleanza significativa, che porta a rigenerare un immobile storico. E rigenerare non è solo ristrutturare, ma dare una vocazione”. Ed è appunto quella che caratterizzerà la Misericordia.
Il vescovo Daniele e la Baruelli
“Eravamo in cerca di muri per ospitare il rifugio San Martino – ha aggiunto il vescovo – e abbiamo trovato gli alleati. C’era la necessità di cambiare sede, migliorandola”.
Dalla presidente Bianca Baruelli il ringraziamento all’amministrazione comunale per aver valutato positivamente la loro offerta, “perché la Fondazione ha avuto i requisiti necessari. Vederci coesi in questa operazione per l’erogazione di servizi pubblici ci rende onorati di essere qui oggi”.