Al prìncipe picèn. Affollata presentazione alla Pietro da Cemmo

Foto di gruppo con alunni, alunne e insegnanti protagonisti dell'opera

 

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Sala Pietro da Cemmo strapiena per la presentazione, quest’oggi alle 17.00, de, la traduzione in dialetto de Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry. È stata realizzata dagli alunni della Secondaria di Primo Grado della Fondazione Carlo Manziana, scuola diocesana. Traduzione pubblicata in un bellissimo libretto edito dal Centro Editoriale Cremasco.

Un evento veramente straordinario per un Istituto che vuol essere all’avanguardia nel panorama scolastico del territorio.

Ha presentato il dirigente Stefano Peletti che ha chiesto un applauso per i ragazzi della terza/a  e b dello scorso anno scolastico, ha salutato i presenti e le autorità, tra cui l’assessora all’Istruzione del Comune di Crema Emanuela Nichetti.

COME S’È REALIZZATA L’OPERA

È toccato alla prof.ssa Silvia Zaninelli, anima del progetto, spiegare come è stato realizzato. Lo ha fatto per bocca di quattro alunne protagoniste, tra i 42 traduttori. 

Rebecca ha spiegato che l’idea “è nata proprio da noi” a seguito della lettura del Piccolo Principe. “L’insegnante ci aveva detto che è stato tradotto in molte lingue e diversi dialetti. Così le abbiamo proposto di scrivere una versione del libro anche in dialetto cremasco. Lei ci ha preso sul serio e da lì è partito tutto”.

Martina ha spiegato come si è sviluppato il lavoro con la collaborazione di Lina e Franco, “i cuntastorie che sono venuti a trovarci anche a scuola, coinvolgendoci nell’opera di revisione”. Fondamentale è stato il supporto delle famiglia – da detto Lin – in particolare per gli alunni provenienti da un’altra regione o nazione. 

Veronica  ha ricordato infine che sono state realizzate anche le illustrazioni ed stato preparato un audiolibro. Un’opera quindi non solo da leggere, ma anche da vedere e da ascoltare. Tutti bravissimi!

Di seguito sono stati letti alcuni brani da Egidio Lunghi e Maddalena Bettoni.

LINA CASALINI

Un grazie particolare alle due figure che hanno reso possibile il lavoro di traduzione, a Lina Casalini e a Franco Maestri, quest’ultimo purtroppo deceduto proprio nei giorni scorsi. 

È stata quindi Lina a raccontare come è avvenuta la collaborazione con gli alunni, oltre a ricordare quanto ha fatto il “suo Maestri”.

“È stato un onore per noi far parte di questa squadra, ha detto. Al momento ci siamo spaventati, ma le cose non succedono per caso. È stato un dono del cielo averci scelto per questo progetto: è stato un regalo della vita. Mi sento ora come la rosa del Piccolo Principe è sono diventata più bella dentro. 

All’interno del libro – ha spiegato – abbiamo replicato, con i vari alunni, più dialetti del territorio, non solo quello della città. 

Nella traduzione ai ragazzi abbiamo fatto conoscere anche i poeti cremaschi dalle poesie dei quali abbiamo preso alcune parole particolari. Ma non abbiamo voluto tradurre vocaboli che in dialetto non esistono. Il dialetto deve rimanere quello che è. Sarebbe un affronto. E ha spiegato come la parola “vulcano” sia stata tradotta come “la muntagna da foc”. 

L’ASSESSORA NICHETTI

Dopo un secondo momento di lettura, Peletti ha chiamato per un intervento la Nichetti che  ha scritto l’introduzione de Al prìncipe picèn. L’assessora ha sottolineato il valore culturale dell’opera: “È importante di per sè – ha detto – ed è stato bellissimo tradurla in dialetto. Nel secolo scorso abbiamo portato tutta l’Italia a parlare italiano, ma abbiamo perso i dialetti. Questo è quindi un grande regalo per la nostra città. Una testimonianza e una pietra miliare per Crema”. 

Ha concluso il presidente della Fondazione Manziana don Giorno Zucchelli che ha ringraziato tutti, in particolare i ragazzi e le ragazze traduttori e gli insegnanti che hanno realizzato l’opera, sottolineando l’elevato livello delle scuole della Fondazione, che s’intende mantenere anche per il futuro, anzi potenziare.

Una foto di gruppo per tutti i ragazzi traduttori, chiamati ad uno ad uno (i nomi sono tutti pubblicati nel volume), e un piacevole rinfresco hanno concluso la serata.  

DOVE TROVARE IL VOLUME

È possibile ritirare il volume presso la Fondazione Manziana in via Dante 24 e anche presso la sede de Il Nuovo Torrazzo in via Goldaniga 2/a, con un’offerta minima di Euro 8.00.