Finalpia. Beretta: “Perché ora tutta questa fretta di vendere?”

Se la scorsa settimana si era detto “esterrefatto” dopo la riunione dei capigruppo su Finalpia, stamattina in una conferenza Simone Beretta ha spiegato le ragioni del suo amaro stupore, ribadendo che ora “non c’è più alcuna ragione per correre, con una fretta sempre più sospetta, alla vendita del patrimonio di Finalpia”.
“In conferenza ho ascoltato un presidente Pagliari che quando gli conviene afferma e giustamente l’insindacabilità delle decisioni del CdA della Fondazione, salvo poi contraddirsi affermando che il lavoro svolto è stato determinato dall’indirizzo dell’amministrazione Bonaldi che, come me, conta invece come il due di coppe quando la briscola è ori.

Tante domande

Perché Pagliari non ci ha illustrato la convenzione in essere? Perché la tengono nascosta come quella precedente? La non trasparenza alimenta solo sospetti”.  Il consigliere di Crema non è uno slogan non è tranquillo per il futuro dell’immobile, ravvisando “una forte carenza del senso delle istituzioni. Brutta e inutile la lettera aperta del presidente, che se la prende con il mondo intero senza rendersi conto che una scelta è trasparente quando è la conseguenza logica di percorsi razionali. Che io non riscontro”.

Fondazione Finalpia
L’Hotel del Golfo di Finalpia

Per Beretta se è vero – “come ci hanno detto” – che con il nuovo contratto in essere tra sette anni tutti i debiti sarebbero saldati, “non si spiega perché alienare oggi un patrimonio ancora a rischio depauperazione, ripeto, con tutta questa fretta. E poi con che modalità? Gara, non gara, agenzie immobiliari alla ricerca della migliore offerta…. a fronte, peraltro, di un’entrata certa per almeno sei anni e, forse per altri sei, di 330.000 euro all’anno”.

I pasticci del passato

Ribadita la possibilità della fusione per incorporazione della Fondazione Finalpia nella Fbc, l’ex forzista, ritorna “sui pasticci del passato contenuti nella convenzione sottoscritta dall’ex presidente Soffientini e ritenuta ‘piena di leggerezze’ pure dall’attuale presidente, tanto che la risolse per sottoscriverne una nuova e più adeguata”.
Chiare le domande di Beretta: “Perché accelerare oggi il percorso di vendita del patrimonio quando non siamo più con l’acqua alla gola verso i creditori? C’è qualcosa che la città non sa e dovrebbe conoscere perché si ritenga di accelerare nuovamente la vendita?”.
Il consigliere di minoranza conferma che chiederà il testo delle convenzioni, soprattutto di quella con l’attuale gestore Hyma. Non sono mancate ulteriori critiche a Bonaldi, che è intervenuta sul tema. Articolo completo su giornale di sabato in edicola.