FIAB CREMASCO – “Patrimonio arboreo da preservare”. Ma attenzione alla sicurezza di tutti

“Ha fatto discutere il recente abbattimento di alcuni alberi decennali in piazza Fulcheria a Crema. Essendo proprietà della Parrocchia abbiamo cercato di contattare don Francesco Ruini, per avere informazioni a riguardo, senza ottenere risposta. Ci siamo quindi rivolti all’assessore all’ambiente Matteo Gramignoli il quale, dopo essersi informato, ci ha riferito delle perizie effettuate, da parte della Parrocchia stessa, per valutare lo stato di salute degli alberi in questione. L’esito di queste perizie avrebbe reso necessario l’abbattimento di alcuni alberi”. Così, nuovamente, la Federazione italiana ambiente d bicicletta del Cremasco si esprime circa un episodio che riguarda il patrimonio arboreo cittadino. Nel caso specifico, come avevamo già riferito, è noto che la Parrocchia provvederà alla ri-piantumazione e che s’è agito per la sicurezza di tutti.

A livello generale Fiab è convinta che “nonostante l’importanza di queste alberature, le perizie non sono mai state rese pubbliche. Riteniamo che la trasparenza (e quindi la pubblicazione delle perizie) sia un presupposto indispensabile per fugare ogni dubbio sull’opportunità di procedere con l’abbattimento degli alberi interessati”. Certo è che c’è differenza tra pubblico e privato. 

“Quest’episodio – proseguono Davide Severgnini e soci – ci porta nuovamente a sollecitare l’urgenza dell’adozione di un regolamento da parte del Comune di Crema che possa salvaguardare il verde presente in città. Invitiamo, dunque, l’assessore Gramignoli a fare presto. Siamo nel pieno di una crisi ambientale alla quale non prestiamo la necessaria attenzione. In questo contesto quello arboreo rappresenta un patrimonio collettivo da preservare in quanto gli alberi contribuiscono significativamente alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, di cui il nostro territorio è pesantemente interessato. Per conto nostro continueremo a tenere alta l’attenzione riguardo a interventi su alberi, siano essi pubblici o privati. Solo mantenendo alta la guardia potremo limitare i danni provocati da un approccio spesso troppo superficiale”.