Era accusato di un crimine infamante e spregevole, aver violentato la 14enne figlia della sua ex compagna. Un pizzaiolo egiziano in Italia da 20 anni, incensurato, ha vissuto mesi drammatici e difficili, confinato ai domiciliari. Il Tribunale di Cremona, giovedì, gli ha restituito vita e dignità assolvendolo con formula piena perché il reato non sussiste.
Il giudice per l’udienza preliminare, dopo aver ascoltato la richiesta del PM (8 anni e 4 mesi di carcere) e sentita la ricostruzione dei fatti effettuata dall’avvocato dello straniero, ha chiuso la vicenda che sarebbe nata da una menzogna. Quella della ragazzina raccontata alla madre. Giovanissima che avrebbe anche minacciato l’allora compagno della mamma chiedendogli telefono e contanti per evitare la denuncia.
