Ogni anno, verso il termine delle lezioni, le scuole diocesane della Fondazione Manziana, organizzano un pellegrinaggio alla Madonna: i più piccoli (Infanzia e Primaria) alla basilica di Santa Maria della Croce; i più grandi (Secondaria di primo e secondo grado) o a Caravaggio, o alla Madonna di Bressanoro a Castelleone. Pellegrinaggio rigorosamente a piedi. Per i più grandi una bellissima camminata in mezzo alla campagna cremasca rigogliosa per la primavera. Il vescovo Daniele guidava la preghiera dei piccoli a Santa Maria, si trasferiva poi dai grandi per la celebrazione della Santa Messa. Seguiva il pranzo al sacco e qualche ora di gioco. Poi tutti a casa, sotto la protezione della Madonna.
Quest’anno tutto questo non stato possibile. Il coronavirus ha bloccato le lezioni in presenza, i ragazzi non sono più venuti a scuola e il pellegrinaggio è stato sospeso.
O meglio, è stato trasformato in un “pellegrinaggio virtuale”… perché non era possibile non incontrare la Madonna al termine dell’anno scolastico ed affidare a lei – soprattutto in questo momento così difficile – tutta la nostra scuola e le nostre famiglie.
Lo ha detto il presidente don Giorgio, questa sera, quando appunto, alle ore 20.30, è iniziato il “pellegrinaggio virtuale” a Santa Maria della Croce, presieduto dal vescovo Daniele, alla presenza di un buon numero di insegnanti e operatori della scuola: genitori ed alunni collegati invece in streaming attraverso il canale you tube de Il Nuovo Torrazzo. “Non abbiamo potuto organizzare il tradizionale cammino di preghiera tutti insieme e siamo costretti a pregare a distanza la Madonna della Croce. Comunque si tratta di un pellegrinaggio “virtuale” per modo di dire, in quanto siamo uniti, in parte in presenza e per la maggior parte spiritualmente. Di fatto nella preghiera siamo sempre uniti al Signore e, in lui, anche tra di noi.”
Don Giorgio ha ringraziato il vescovo per la sua presenza e ha ricordato che “con questo pellegrinaggio chiudiamo l’anno scolastico, non potendo organizzare ulteriori, altre iniziative” e ha invitato a pregare per tutti, anche per gli ammalati e le vittime della pandemia.
Dopo il saluto del presidente, è iniziata la preghiera del santo Rosario, guidata da don Giovanni, don Gabriele e don Nicholas, i tre sacerdoti, insegnanti di religione della Fondazione. Il vescovo Daniele che ha aperto con la recita dell’affidamento alla Madonna composto da san Giovanni Paolo II in occasione della sua visita alla basilica di Santa Maria e alla città di Crema nel giugno del 1992.
S’è meditato, di seguito, sui misteri gloriosi, per ciascuno è stato letto il rispettivo brano di Vangelo e – da parte degli insegnanti – un brano dei testi di papa Francesco. Misteri contemplati durante la successiva recita della decina di Ave Maria.
Al termine, le litanie in onore della Madonna e un breve riflessione di mons. Gianotti.
“Abbiamo meditato i misteri gloriosi – ha detto – tra i quali quello della Pentecoste. Gesù si è presentato come Maestro e, annunciando il dono dello Spirito, ha detto: “Egli vi insegnerà…” Educatore anche lo Spirito, dunque.” E il vescovo Daniele ha indicato tre livelli di questo insegnamento.
“Ogni verità – come ha scritto san Tommaso – da qualunque parte venga, viene dallo Spirito Santo. Nella scuola ogni sforzo educativo ha sempre come orizzonte quello della verità, quindi lo Spirito. Ogni impegno a conoscere questa verità è lo Spirito che soffia su di noi.”
In secondo luogo, “lo Spirito è un grande armonizzatore: sa prendere la diversità delle cose che si insegnano, i diversi ruoli che si svolgono per fare di tutto un’armonia, valorizzando le vocazioni di ciascuno per far crescere i nostri ragazzi.”
Infine, “lo Spirito – ha concluso il vescovo – manda gli apostoli sulle strade del mondo. Fa la stessa cosa anche all’interno di una comunità scolastica, dove si sta insieme per essere mandati a costruire la comunità degli uomini in tutti i suoi aspetti: ciascuno si sente chiamato e inviato dallo Spirito a costruire la civiltà dell’amore. Che lo Spirito accompagni anche la nostra scuola!”
A conclusione della veglia, mons. Gianotti s’è recato, con i sacerdoti presenti, nello scurolo del santuario e, davanti all’immagine della Madonna che soccorre Caterina degli Uberti, ha recitato la preghiera composta da papa Francesco per questo mese di maggio, nella quale invoca la fine della pandemia e la forza per affrontarla da parte di tutti.
Con la benedizione del vescovo Daniele s’è concluso il “pellegrinaggio virtuale 2020” della Fondazione Manziana, momento molto bello e particolare che non potremo mai dimenticare. Nella speranza di poter ritornare a camminare tra i prati nel prossimo anno scolastico. Grazie a tutti!