CREMA – Residenza Rosetta: cinema, mostre, poesia e… vita!

La “Residenza Rosetta” di San Bernardino-Crema, accoglie persone autosufficienti, per quanto fragili per età, il cui bisogno è anche rimanere attive nel vivere la vita quotidiana. In questi mesi di forzata permanenza in casa, nella struttura sono state seguite regole indispensabili per una tutela sanitaria che previene e protegge. Sospese a febbraio le visite di familiari e amici e rinviata la performance Il campo azzurro. Se tutto si è fermato per tutti, il ritmo dei giorni ha comunque continuato il suo andare. La dr.ssa Sara Mauri educatrice professionale aveva organizzato iniziative artistiche, culturali, ricreative condivise anche con i nostri “Cüntastòrie” Lina Casalini e Franco Maestri, un progetto (già partito a gennaio con la bellissima performance La mé éta ‘na rumànza), ma che sembrava essersi arenato. Invece no.

Convalidate dal presidente dr. Augusto Farina e dall’amministrazione  “Casa madre” Milanesi e Frosi di  Trigolo, sono continuate attività e idee. E in quell’oasi che si trova sul finire del quartiere di San  Bernardino, uomini e donne ivi residenti hanno artisticamente vissuto. Certo, anche loro con la tristezza di non poter vedere figli e nipoti… Ultima splendida iniziativa ideata è stato ambientare nel salone “il cinema cremasco” e il ritorno dei nostri mitici Vittoria, Cremonesi e Astra.  Si è attivata la macchina organizzativa che ha prodotto i biglietti a doppia matrice, quelli che si usavano un tempo. Oscurata la parete a vetri, rispolverati cappellini e cravatte, le mascherine disegnate e gli abiti “da passeggio”, la residenza si è trasformata domenica 17 maggio. Il film dagli stessi richiesto è stato Notorius con Cary Grant e Ingrid Bergman, un thriller del 1946 di Alfred Hitchcock. Nei corridoi della struttura sono stati allestiti i pannelli della mostra fotografica preparata dagli ospiti con proprie immagini di quando “si era giovani”. 

Segnare il tempo all’indietro, equivale a preparare un calendario beneaugurante per il prossimo 2021, a tener vivo il dialetto e la poesia dialettale e non, con l’aiuto dei Cüntastòrie che hanno realizzato da casa spots da inviare alla struttura.

I poeti cremaschi Pesadori, Marinelli, Carniti, Erba e tanti altri, così come il Novecento di Pascoli e Ungaretti, il Sommo Dante del Duecento, attraverso le voci dei Cüntastòrie Casalini e Maestri, hanno fatto compagnia a tutti. Non è sfuggito alla “Rosetta” neppure il XXV Aprile, con pensieri sulla Liberazione preparati da alcuni ospiti.

Un grande lenzuolo di stoffa disegnato e scritto è stato appeso ai cancelli chiusi della Residenza.  Chiunque passi può far suo il messaggio. L’anziano porta in sé la speranza limitata al tempo che gli resta, ma aperta al futuro per le nuove generazioni. Inoltre le signore residenti, con vere mani di fata hanno realizzato oggetti, decorato scialli, tagliato e cucito stoffe per farne borse. Bellissima la borsa gialla realizzata con i colori del Vaticano e inviata a mezzo posta a Papa Francesco!