Quattro artisti, uniti dalla passione per l’arte e soprattutto del fare arte, che inaugurano l’anno nuovo della Saletta di Crema di via Piccinardi 10 con una mostra collettiva, a cura dell’Atelier Zumbolo. 4×5 è il titolo del vernissage, inaugurato sabato scorso e visitabile fino a domani. Un titolo insolito, ma che ben racchiude l’essenza di questo allestimento: selezionare quattro artisti e farli conoscere all’interessato pubblico cremasco attraverso cinque opere, un numero sufficiente per far comprendere lo stile e la grande capacità espressiva di ciascuno di loro. A esporre quindi: Rossella Tavear, Franca De Ponti, Luca Azzurro e Massimo Marzagalli.
“Questa è solo la prima delle mostre che saranno realizzate lungo l’arco del 2020, la prossima sarà inaugurata venerdì 14 febbraio, alle ore 19 e punterà ancora su una vivace collettiva” ha dichiarato Giuseppe Zumbolo. Tante le persone accorse e rimaste affascinate dalle opere un po’ fantasy (il dominio del color azzurro fa immediatamente pensare al magico mondo di Avatar, ndr) di Rossella che al fianco dell’uomo rappresenta spesso un animale feroce; i paesaggi, per lo più di campagna, di Franca; i volti femminili e molto espressivi di Massimo; i pali dell’elettricità, abitati da numerosi volatili, e sullo sfondo un meraviglioso cielo, rappresentato nelle più svariate sfaccettature, di Michele.
Differenti i soggetti scelti, come pure lo stile. Uno solo il risultato: fantastiche opere che raccontano sensazioni, metafore e non solo. Una mostra assolutamente da non perdere.
“Questa è solo la prima delle mostre che saranno realizzate lungo l’arco del 2020, la prossima sarà inaugurata venerdì 14 febbraio, alle ore 19 e punterà ancora su una vivace collettiva” ha dichiarato Giuseppe Zumbolo. Tante le persone accorse e rimaste affascinate dalle opere un po’ fantasy (il dominio del color azzurro fa immediatamente pensare al magico mondo di Avatar, ndr) di Rossella che al fianco dell’uomo rappresenta spesso un animale feroce; i paesaggi, per lo più di campagna, di Franca; i volti femminili e molto espressivi di Massimo; i pali dell’elettricità, abitati da numerosi volatili, e sullo sfondo un meraviglioso cielo, rappresentato nelle più svariate sfaccettature, di Michele.
Differenti i soggetti scelti, come pure lo stile. Uno solo il risultato: fantastiche opere che raccontano sensazioni, metafore e non solo. Una mostra assolutamente da non perdere.
