Presentato, oggi, alle 15.30, in vescovado il libro di Delio Brunetti dedicato a Cecilia Maria Cremonesi, “Volontaria della Sofferenza per amore a Dio e per amore al prossimo”, edito dai Volontari della Sofferenza e disponibile in tutte le librerie, al costo di 10 euro. A parlarne con l’autore don Simone Valeriani e il vescovo Daniele Gianotti.
Cecilia Cremonesi è una di quelle figure cremasche di riferimento per tutti i cattolici e per la quale si è parlato di causa per la beatificazione, non ancora avviata ma auspicata. Il libro di Brunetti, che ebbe l’onore di conoscerla e di frequentarne la casa, non si occupa però di questo aspetto, pur toccando con evidenza tutte le motivazioni che hanno fatto pensare alla beatificazione, puntando piuttosto sulla ricerca e sulla raccolta di documenti specifici: lettere, testimonianze dirette di chi la conobbe – “ormai siamo rimasti pochi” – le diagnosi e i referti medici che ne hanno segnato la vita. Una documentazione che traccia con precisione la parabola biografica e che non lascia dubbi sulla forza e la fede di Cecilia, nata 13 maggio 1921 a Madignano; penultima di otto figli, rimase orfana all’età di due anni: sarà soprattutto Bice, la primogenita, e altre sorelle a prendersi cura di lei.
Cecilia fin da subito esprime un grande attaccamento alla famiglia, alla scuola (a pagina 13 c’è una bella fotografia scolastica) e alle pratiche di pietà “che fin da fanciulla manifestava”, notate dal parroco per la costanza e la devozione. Lasciato Madignano la famiglia lavora inizialmente nel negozio di via Dante, angolo via del Ginnasio. Cecilia manifesta da tempo dolori all’addome e ai reni ma lei – che ha vissuto anche il dolore di perdere Teresa una sorella sedicenne e il fratello non ancora quarantenne, tornato dalla Seconda Guerra Mondiale – non si immagina una vita senza sofferenza, del resto “Anche Gesù ne ha fatto esperienza”…
Il libro segue il calvario di Cecilia, colpita da tre gravissime malattie (mesenterite specifica, spondilite specifica e neoplasia mammaria sinistra): visite, luoghi di cura, ospedali, interventi chirurgici, accompagnarono per 13 anni la sua vita.
Di grande interesse la lettura della testimonianza del dott. Rino Zuffetti che ha assistito Cecilia per diversi anni, fin dall’inizio del suo percorso. Il medico descrive i sintomi, le cure e “il bagaglio di sofferenze che, se sopportate con serenità, sconfinano nell’eroismo”. Seconda testimonianza è quella di Italia Sajani, dama dell’Unitalsi che fin dal suo primo incontro con Cecilia rimase colpita dalla sua serenità dimostrata in più occasioni… Cecilia non si lamentò nemmeno quando, a mente lucida, le furono tolte le tonsille. Una vita straordinaria nella sua ‘prova’ che viene raccontata con dovizia di particolari e di documenti: “Ho voluto scrivere il libro unicamente perché il ricordo e la conoscenza di Cecilia Cremonesi non svanisse con la scomparsa degli ultimi che la conobbero” sottolinea l’autore che tanta ricerca (anche presso gli ospedali dove fu ricoverata) e impegno ha profuso nella stesura del volume. Un libro di valore storico che non mancherà di toccare il cuore del lettore, nella piena consapevolezza dell’unicità della vita di questa ‘volontaria della sofferenza’.