Finalmente iniziano le vacanze! Come per molti, dopo lo stop dal lavoro, posso iniziare a godermi la bella giornata di sole. Eccomi sdraiata sul lettino da mare, con un drink in mano.
Sfoglio il giornale e leggo un vero tormentone, un must: per questa estate bisogna avere la pancia piatta.
E proprio mentre leggo, sento la mia vicina di ombrellone che si lamenta col marito, in particolare, della sua pancia, e mi vien da pensare: “povero lui”! La signora, tra l’altro, gli dice che si vede come una ‘statua di cera’ e con una pelle molto lassa. Poco dopo i nostri sguardi s’incrociano per un momento e, alla fine, ci viene da sorridere a entrambe!
Iniziamo così a parlare di pance. Lei mi racconta che, circa 8 anni fa, si è sottoposta a un intervento di diversione bileo-pancreatica che, detto in parole povere, è un intervento addominale che le ha permesso di perdere molti chili in poco tempo. E la cute in eccesso deriva proprio da questo intervento!
Spiego alla signora che sono medico e di cosa mi occupo nello specifico. Quindi le confermo che, dopo un intervento di diversione, la sua condizione attuale è assolutamente normale. Tutti i pazienti che si sono sottoposti a questo tipo di intervento hanno infatti una sorta di ‘grembiule’, con la pelle che è flaccida, ‘cadente’, proprio come se si trattasse di ‘statue di cera’. Le spiego anche che l’unico modo per migliorare il proprio aspetto è quello di sottoporsi a un intervento di addominoplastica, per rimuovere l’ampia losanga di cute e sottocute dell’addome, riposizionando l’ombelico.
L’intervento si svolge in anestesia generale e nel post intervento la paziente deve assolutamente evitare sforzi, almeno per un mese. Il marito della signora, che durante la nostra conversazione era rimasto in disparte, improvvisamente interviene con la fatidica domanda: “E le cicatrici? Si vedranno? Saranno belle o brutte?”. Ogni volta che sento questa domanda mi viene da sorridere, e così spiego loro che il bisturi, necessariamente, causa un trauma e che l’organismo risponde al trauma. Proprio per questo è sicuramente necessaria un’ottima tecnica chirurgica, ma anche una buona risposta dell’organismo al trauma. In più il paziente, dal canto suo, nel post intervento dovrà anche ‘volersi bene’: essere accorto, non fare sforzi, non bagnare le aree operate, curare e massaggiare le cicatrici.
Dall’inizio della nostra conversazione è trascorsa un’ora, passata ancora in ‘questioni di lavoro’… Così penso sia giunto il momento di tuffarmi in mare! E chissà quale pancia troverò domattina vicino al mio ombrellone. Per cambiare potrebbe essere un ‘palestrato’ con la tartaruga in bella vista, magari finta e fatta di protesi in silicone!
Sfoglio il giornale e leggo un vero tormentone, un must: per questa estate bisogna avere la pancia piatta.
E proprio mentre leggo, sento la mia vicina di ombrellone che si lamenta col marito, in particolare, della sua pancia, e mi vien da pensare: “povero lui”! La signora, tra l’altro, gli dice che si vede come una ‘statua di cera’ e con una pelle molto lassa. Poco dopo i nostri sguardi s’incrociano per un momento e, alla fine, ci viene da sorridere a entrambe!
Iniziamo così a parlare di pance. Lei mi racconta che, circa 8 anni fa, si è sottoposta a un intervento di diversione bileo-pancreatica che, detto in parole povere, è un intervento addominale che le ha permesso di perdere molti chili in poco tempo. E la cute in eccesso deriva proprio da questo intervento!
Spiego alla signora che sono medico e di cosa mi occupo nello specifico. Quindi le confermo che, dopo un intervento di diversione, la sua condizione attuale è assolutamente normale. Tutti i pazienti che si sono sottoposti a questo tipo di intervento hanno infatti una sorta di ‘grembiule’, con la pelle che è flaccida, ‘cadente’, proprio come se si trattasse di ‘statue di cera’. Le spiego anche che l’unico modo per migliorare il proprio aspetto è quello di sottoporsi a un intervento di addominoplastica, per rimuovere l’ampia losanga di cute e sottocute dell’addome, riposizionando l’ombelico.
L’intervento si svolge in anestesia generale e nel post intervento la paziente deve assolutamente evitare sforzi, almeno per un mese. Il marito della signora, che durante la nostra conversazione era rimasto in disparte, improvvisamente interviene con la fatidica domanda: “E le cicatrici? Si vedranno? Saranno belle o brutte?”. Ogni volta che sento questa domanda mi viene da sorridere, e così spiego loro che il bisturi, necessariamente, causa un trauma e che l’organismo risponde al trauma. Proprio per questo è sicuramente necessaria un’ottima tecnica chirurgica, ma anche una buona risposta dell’organismo al trauma. In più il paziente, dal canto suo, nel post intervento dovrà anche ‘volersi bene’: essere accorto, non fare sforzi, non bagnare le aree operate, curare e massaggiare le cicatrici.
Dall’inizio della nostra conversazione è trascorsa un’ora, passata ancora in ‘questioni di lavoro’… Così penso sia giunto il momento di tuffarmi in mare! E chissà quale pancia troverò domattina vicino al mio ombrellone. Per cambiare potrebbe essere un ‘palestrato’ con la tartaruga in bella vista, magari finta e fatta di protesi in silicone!
MORENA SANTACROCE
Medico dell’Unità operativa di Otorinolaringoiatria