Questa sera, venerdì 28 settembre, alle ore 21, in Cattedrale a Crema il vescovo monsignor Daniele Gianotti presiederà la santa Messa con il conferimento del Ministero di Lettore ad Alessandro Benzi e Antonino E. Andronico, candidati al Diaconato permanente. Invitando tutti alla celebrazione – che conclude il Convegno pastorale – pubblichiamo di seguito un intervento dei due candidati all’importante Ministero.
“Dopo aver offerto la nostra disponibilità alla Chiesa di Crema con il Rito di ammissione al Diaconato permanente a maggio del 2016, ci troviamo oggi di fronte a un primo passaggio significativo del nostro cammino, ricevendo il Ministero del Lettorato per mano del vescovo Daniele.
Siamo emozionati e molto contenti per questo traguardo che appare così vicino, grazie al sostegno delle nostre famiglie, delle nostre comunità e alla guida dei sacerdoti che ci hanno accompagnato in questo percorso. Ancora più significativo è per noi il fatto che il rito si svolga all’interno di una celebrazione eucaristica al termine di un Convegno pastorale dal quale emerge un forte invito alla sinodalità, alla corresponsabilità e dove la ministerialità sarà un tratto determinante delle nostre comunità nel prossimo futuro.
In questi ultimi due anni abbiamo cercato di tenere fede a ciò che abbiamo assunto pubblicamente e di coltivare il seme che il Signore ha posto nei nostri cuori, impegnandoci in particolare a verificare i segni della sua chiamata. Il servizio nelle nostre comunità nelle quali siamo inseriti, così come l’impegno formativo e spirituale, non sono mancati.
L’istituzione di Lettore non è un Ministero che ci viene conferito solamente per assolvere un incarico particolare, ma ci investe di una responsabilità più grande che è quella di servire alla fede: il rito stesso ci dice che “diventando lettori, cioè annunziatori della Parola di Dio, siete chiamati a collaborare a questo impegno primario nella Chiesa e perciò sarete investiti di un particolare ufficio, che vi mette a servizio della fede, la quale ha la sua radice e il suo fondamento nella Parola di Dio”.
Certamente ciò che ci impegna concretamente e visibilmente è il compito della proclamazione della Parola nella liturgia, ma da questo Ministero scaturiscono anche altre implicazioni ben esplicitate dalle parole che il Vescovo rivolgerà a noi: educare nella fede fanciulli e adulti, guidare i cristiani a ricevere degnamente i Sacramenti, annunciare a livello di missione la Parola di Dio, educare altri fedeli a essere in grado di annunciare la Parola di Dio.
Ciò non potrà verificarsi se non saremo noi i primi ad accogliere e meditare la Parola grazie all’azione dello Spirito Santo e se non renderemo testimonianza viva a quanto annunceremo. Infatti, nella benedizione e nel mandato che ci verrà dato, ci sarà chiesto di essere “fedeli annunziatori” della Parola di Dio affinché possa germogliare e fruttificare nel cuore degli uomini.
È un invito e un mandato grande che sarà certamente vissuto con consapevolezza e cura, consci che lo Spirito che abita in ognuno di noi, ci sosterrà e ci indicherà le vie più idonee per svolgere al meglio il servizio alla Parola che ci viene chiesto.
Ci teniamo a sottolineare che ciò che andiamo a compiere – e di questo ne siamo pienamente convinti – è per la comunità e per le persone che incontreremo, proprio nel segno del cammino che stiamo compiendo che ci invita a essere più che mai testimoni di una Chiesa a servizio del mondo”.