CREMA – M5 Stelle: rimpasto di giunta, opportunismo, incoerenza e conflitto di interessi

Ai lati i neo assessori Matteo Gramignoli e Cinzia Fontana, con i due dimissionari e il sindaco

Il M5 Stelle cremasco ha scelto di attendere l’ufficialità per esprimere le proprie considerazione sul rimpasto della giunta Bonaldi, ritenuta “sinonimo di improvvisazione e assenza di progettualità per il territorio e la città”.
“Unico risultato – il severo giudizio – terra bruciata intorno a sé e al territorio cremasco, con assoluta incapacità di rilanciarlo e qualificarlo.”
“L’elezione di Piloni in Regione – si legge infatti nel comunicato diffuso martedì alla stampa – ha testimoniato l’ennesimo suo comportamento irrispettoso nei confronti delle istituzioni.”
“Come candidato alle regionali – spiegano, critici, i pentastellati – Piloni ha sfruttato senza alcuna vergogna il proprio ruolo di assessore per avere maggiore visibilità e interscambiare i momenti di campagna elettorale con quelli a cui partecipava da amministratore. Conoscendo il personaggio, tutto previsto, confermando come l’unico obiettivo della riconferma a tempo come assessore fosse solo la sua elezione al Pirellone: un atteggiamento proteso esclusivamente all’interesse per le poltrone, incurante del bene della città e dei settori di commercio ed ambiente.”
Non meno severe le valutazioni di pentastellati nei confronti dei due subentranti a Piloni e Saltini, ovvero Matteo Gramignoli e cinzia Fontana.
“Gramignoli, consigliere di una delle tante ‘liste civiche’ a sostegno del sindaco Bonaldi, si è fatto notare solamente per aver dichiarato che si sarebbe dimesso in caso di via libera alla pompa bianca della Coop”, rammentano. “Ironia della sorte, le tanto attese dimissioni sono arrivate solo per saltare sulla poltrona di assessore al Commercio e all’Ambiente. Imbarazzante.”
Impietoso anche il giudizio su Cinzia Fontana che, “silurata dalle liste di Renzi, probabilmente perché non facente parte del giglio magico, non sapendo dove ricollocarsi, è entrata immediatamente nella giunta”.
E in coda puntano l’indice contro l’assessore ai Lavori pubblici Fabio Bergamaschi, per la sua assunzione alla Ancorotti Cosmetics, ritenuta – al pari di quanto evidenziato dal capogruppo consiliare di Forza Italia su facebook e ripetuta in aula degli Ostaggi a commento della comunicazione ufficiosa del rimpasto fatta dal sindaco due settimane fa – “per lo meno inopportuna”. E nel suggerirgli di valutare se “fare il dipendente di una grande azienda privata del territorio o l’assessore della propria città”, chiosano sottolineando di non riuscire a immaginarsi come sarebbe andata “se la medesima situazione di conflitto di interesse fosse capitata in giunte del M5S”.