Cremasco – Controllo dei Compro Oro, multe salate

I Carabinieri della Compagnia di Crema davanti a uno dei 'Compro Oro' del Cremasco controllati

Al fine di contenere il fenomeno dei reati predatori, quotidianamente i Carabinieri svolgono servizi preventivi, e repressivi, ai quali martedì si è aggiunta una attività specifica nei confronti dei 10 negozi ‘Compo oro’ presenti nel territorio Cremasco sotto la giurisdizione della Compagnia dell’Arma di Crema.

“Il D.Lgs. 92/2017 ‘Disposizioni per l’esercizio dell’attività di compro oro’ – spiega il maggiore dell’Arma Giancarlo Carraro – ha infatti inasprito gli obblighi in capo a chi gestisce dette attività di commercio di materiale prezioso al fine di contenere reati quali il riciclaggio di denaro e la ricettazione di oggetti preziosi provenienti da reati predatori (es. furti in abitazione). La diffusione dei “Compro Oro” è stata facilitata, negli ultimi anni, dall’aumento dei prezzi del costoso metallo oltre che dalla congiuntura economica negativa, che ha eroso i redditi delle fasce più deboli della popolazione. Così, questo tipo di attività, oltre che dai malfattori,  è visto dai cittadini come un’opportunità per ottenere immediata liquidità in cambio di preziosi”.

La nuova normativa limita l’impiego di contante, la registrazione del cliente e non da ultimo l’obbligo di fotografare i monili e conservarli almeno per 10 giorni prima della fusione. I Carabinieri, con l’impiego di numerose pattuglie, hanno proceduto quindi al controllo delle attività per verificare che tutto fosse in regola sia sotto l’aspetto amministrativo che sotto quello penale. “Sono state rilevate delle infrazioni amministrative (mancata regolare registrazione dei clienti e per aver omesso di fotografare l’oggetto) – informa Carraro – per le quali è stata interessata la Tenenza della Guardia di Finanza di Crema per l’irrogazione delle relative sanzioni che ammontano a diverse migliaia di euro. Il consiglio che viene rivolto alla cittadinanza è quello di conservare delle fotografie degli oggetti preziosi posseduti (utilizzando semplicemente il telefono cellulare), al fine di poterle esibire (ci si augura mai), alle Forze dell’Ordine e così poterle eventualmente comparare con quelle depositate presso i compro oro e poter riottenere l’eventuale maltolto”.