IL TESTAMENTO SPIRITUALE DI DON VITO GROPPELLI

IL TESTAMENTO SPIRITUALE DI DON VITO GROPPELLI

Londrina, 24 marzo 2014

Signore,

Nei prossimi mesi compirò 50 anni di ordinazione sacerdotale (26.06.1964) e 75 settantacinque anni della mia vita (08.07.1939). Mi raccolgo in preghiera per preparare l’ora in cui potrò alzarmi in volo per arrivare alle altezze dell’anima e contemplare finalmente il Tuo volto. Ti ho cercato per tutta la vita, ho sviato diverse volte dal cammino e addirittura qualche volta mi sono perduto, ma non ho mai smesso di andare avanti e di tentare di nuovo. Ti sono grato per la meta che raggiungo ora che la vita terrena termina. Non sono stato degno di tanta grazia ricevuta, della vita, della famiglia cristiana che mi accolse e mi allevò, della Chiesa che mi battezzò e irrigò la mia vocazione sacerdotale, del Brasile dove ho vissuto anni di apostolato pieni di manifestazioni della Tua misericordia, Ti chiedo perdono per i peccati e per le contraddizioni, così come lo chiedo a tutti coloro che ho offeso, ho deluso, ho tralasciato di aiutare.

Signore: nonostante le mie debolezze, io Ti ho amato molto e ho sempre voluto che anche gli altri Ti conoscessero e Ti amassero. Ho appreso questo dai molto santi sacerdoti incontrati nella mia vita, dai miei genitori pietosi e generosi, dai miei fratelli tanto affettuosi. La famiglia che Tu mi hai dato, mi ha aiutato a scoprire e a seguire la volontà del Padre e ad amare la Chiesa. Fu lei che più ha sostenuto la mia vocazione sacerdotale e missionaria. I miei genitori e i miei fratelli sono stati la maggiore benedizione divina in tutti gli anni della mia esistenza. Volevo tanto dedicare la mia vita alla famiglia degli altri fratelli per aiutarli a capire che è nella famiglia che più realmente si trova l’immagine della Trinità Santa. Sono riuscito a fare poco, ma il seme del mio sforzo deve essere rimasto in molti cuori. Spero che altri continuino a dedicarsi alla famiglia perché nessuno è felice senza di lei o vivendo contro di lei.

Nella casa dedicata alle Famiglie, che io ho voluto chiamare NAZARET SANTUARIO DELLA FAMIGLIA, sono passate molte persone in cerca di una parola di conforto o di incoraggiamento. Qui sono state asciugate molte lacrime, ma non tutti i problemi hanno trovato una soluzione. Però sono certo di aver ricevuto sempre con affetto tutti i fratelli e le sorelle che hanno bussato a questa porta. Non è stato possibile realizzare completamente il piano che avevo in mente. Io passo da qui alla vita eterna, ma l’ideale della famiglia cristiana continuerà a brillare nel firmamento della Chiesa e dell’umanità. Credo fermamente che solo una famiglia ben fatta salverà l’umanità dal disastro esistenziale e curerà tutte le ferite umane.

In questo momento, facendo i calcoli, percepisco che ho dedicato più della metà della mia vita a servizio della Chiesa che sta in Londrina. Io ho amato molto questa Chiesa. Lei mi ha offerto l’amicizia di moltissimi laici che mi hanno aiutato con la loro testimonianza di autentica vita cristiana.

Versa, o Signore, sopra tutti loro le abbondanze della grazia divina perché si sentano ricompensati del bene che hanno fatto a me come Tuo sacerdote.

Devo molto, Signore, ai vescovi che ho incontrato nella Chiesa di Crema, Londrina, Salvador e ai vescovi del Paraná che ho imparato ad ammirare e imitare durante gli anni di attività pastorale in PARANÁ. Alcuni di loro mi hanno segnato profondamente. Sia lodato per questo il Tuo santo nome o Signore.

La mia vita è stata meravigliosa. È evidente che ho avuto momenti di intensa solitudine, di incomprensione e di stanchezza. Con la Tua grazia sono riuscito a superare ore difficili. Come ringraziarTi per tutto ciò che di buono ho sperimentato? Elevando anche il calice, come suggerisce il salmista.

Accoglimi Signore, con tenerezza. Benedici la Chiesa che sta in Brasile dandole vocazioni missionarie tra laici, sacerdoti e religiose. Il mio tempo è finito. Signore lasciami entrare nel kairós eterno per provare la vittoria definitiva della Tua divina misericordia.

Amen.