La campagna elettorale entra nel vivo. “In questa legislatura abbiamo avuto due delle più grandi emergenze (sanitaria e sociale) degli ultimi 50 anni. E non credo di esagerare dicendo questo! Non è stato facile gestire la situazione legata alla pandemia e al successivo rincaro dei prezzi che ha messo in difficoltà le famiglie e le opere pubbliche. Sono convinto che oggi, piano piano, ne stiamo uscendo. Il Covid-19, in particolare, ha fatto riemergere nelle persone quella voglia di mettersi a disposizione per gli altri a solo scopo di aiutare la gente e cercare di far funzionare meglio il nostro paese”. La riflessione è del sindaco Angelo Barbati che ha raggiunto i cittadini con le sue considerazioni sugli anni di governo del paese, partendo proprio dai volontari, “persone che spendono il proprio tempo per aiutare e alzare la qualità dei servizi per la gente del proprio paese; questa è la scelta più nobile che un uomo o donna possano intraprendere. Siamo sempre stati aperti e sempre lo saremo a tutte le persone che vogliono dedicare energie per questa nobile missione, lasciando da parte gli individualismi che distruggono una comunità”.
Poi il discorso diventa politico. “Vedere tutte queste liste contro di me e la mia amministrazione mi trasmette molta delusione, in quanto vedo personalità che non si sono mai impegnate per la gente di Trescore, estranee alla vita del paese, che si interessano del Comune solo quando ci sono le elezioni. Credo fermamente che in questi cinque anni di legislatura io assieme al mio gruppo abbiamo fatto di tutto per aiutare la gente e realizzare opere e servizi per tutti, sfruttando il più possibile risorse economiche derivanti da contributi”, afferma il sindaco.
Detto questo, Barbati passa alle cifre. “Possiamo constatare che su 4.155.353,95 euro di opere pubbliche, circa due terzi sono stati finanziati interamente da contributi regionali o statali, e solo il 6% è pervenuto da mutui, il resto è stato coperto in misura del 16% con mutui a tasso zero e per il 17% da risorse proprie. Lo scopo è realizzare opere e servizi che non mettano in ginocchio il paese”. Il primo cittadino ricorda che “dalla mia prima candidatura abbiamo pagato 1.940.777 euro di mutui aperti dalla precedente amministrazione per realizzare opere invisibili (ne avremo da pagare fino al 2034)”.
Altra sfida vinta per la Lega è stato “riportare a casa i soldi legati alla quota societaria di Scrp. Oltre 450.000 euro che abbiamo subito destinato a opere importanti come il rifacimento dei parchi giochi, il rifacimento della segnaletica stradale, l’acquisto del mezzo del cantoniere, la manutenzione degli immobili scolastici, il rifacimento del Piano emergenze della protezione civile, quello della pista ciclopedonale Sp 35 viale Risorgimento (ultimo tratto) e nel piano asfaltature che partirà a settembre”.
La ricandidatura, quindi, “è il naturale proseguimento dell’impegno profuso in questi anni. Vorrei vedere portati a termine i tanti progetti e le opere che ho iniziato. Il motivo però che maggiormente mi muove verso il terzo mandato è di carattere squisitamente umano. In questi anni grazie alla mia disponibilità verso tutti ritengo di aver saputo creare amichevoli relazioni personali con i concittadini. Si è così creato un clima di stima nei miei confronti che sento il dovere ricambiare con la mia ricandidatura”.