Pellegrinaggio diocesano a Santa Maria della Croce questa sera con l’incubo della pioggia. Alla fine, nonostante qualche tuono, il tempo è stato clemente e s’è potuto celebrare l’Eucarestia nel piazzale davanti al santuario. Molti i fedeli presenti anche se ne erano attesi in numero maggiore, ma probabilmente il rischio pioggia ha tenuto molti in casa che comunque hanno potuto seguire la celebrazione grazie al collegamento diretto di Radio Antenna5. In prima fila il sindaco Stefania Bonaldi e alcuni esponenti dell’amministrazione e del Consiglio comunale.
Celebrazione, quella di stasera, a ricordo dei primi miracoli del 3 maggio 1490 nel bosco Novelletto, sul luogo dell’apparizione della Vergine a Caterina degli Uberti avvenuta un mese prima (il 3 aprile 1490), e dedicata alle famiglie.
Alle 20.45 s’è snodato il corteo dalla zona della Colonia Seriana, lungo il viale che porta alla basilica. In testa la croce, il vescovo e il parroco padre Armando. I fedeli già presenti nel piazzale li attendevano recitando il santo rosario.
Dopo l’arrivo del corteo s’è snodato, alle 21 circa, quello dei sacerdoti in abiti liturgici, chiuso dal vescovo che, con mitria e pastorale, benediceva i fedeli.
Poi la Messa sul palco preparato davanti alla basilica con una grande immagine della Madonna e Caterina degli Uberti, circondata da vasi di fiori. È stato letto il Vangelo della liturgia giorno che parlava dell’amore. E il vescovo Daniele l’ha commentato, cercando di entrare nell’intimità dell’amore di Dio. “Il Padre – ha detto – ama il Figlio e il Figlio lo ama amando gli uomini. E gli uomini amano Cristo amando i fratelli. Una circolazione d’amore disinteressato. Il vero amore infatti è di chi cerca d’amare più che di essere amato…. fino alla donazione totale di sé.
L’amore – ha aggiunto – non si può comandare, ma lo si può accogliere come l’invito di un amico. Dell’amico Gesù. Egli che ci ha lasciato la consegna di trovarci, anche nell’Eucarestia di questa stasera, per celebrare l’amore della sua croce e per amarci come lui ci ha amati.”
E il vescovo Daniele ha fatto riferimento alle famiglie “dove già cerchiamo di amarci a vicenda come Cristo ci ha amati. Diamo credito alla forza rinnovatrice dell’amore di Dio. Ci aiuti la Vergine Maria che ha accolto il Figlio non per tenerlo per sé, ma per donarlo.”
Lunga la preghiera dei fedeli nella quale s’è ricordato ancora padre Gigi Maccalli prigioniero in Niger dopo il sequesto avvenuto il 17 settembre scorso.
Quindi la celebrazione eucaristica, al termine della quale s’è recitata tutti insieme la preghiera per la famiglia. Poi i ringraziamenti del parroco don Armando, al vescovo, ai numerosi volontari che hanno preparato il piazzale, a tutti i presenti, alla nostra Radio.
Il vescovo Daniele ha concluso con la solenne benedizione. Il coro di Santa Maria della Croce, che ha accompagnato l’intera celebrazione, ha concluso con il canto del Chistus vincit.