Il 2018 del Comune di Romanengo non poteva che cominciare meglio. Il Ministero ha stilato una graduatoria in merito ai progetti presentati dai Comuni per l’ottenimento di finanziamenti legati ai fondi (150mila euro) stanziati dall’allora Governo Renzi per la riqualificazione di spazi di interesse culturale dismessi o abbandonati. Dei 7.568 studi giunti alla Presidenza del Consiglio ne sono stati selezionati poco meno di 300. Tra questi vi è quello relativo alla ristrutturazione della cascinetta annessa alla Rocca di Romanengo.
ATTILIO POLLA FELICE ALLA NOTIZIA DELL’ARRIVO DEL FINANZIAMENTO
“Stiamo attendendo le comunicazioni ufficiali” spiega il sindaco Attilio Polla. “Nel frattempo stiamo effettuando tutte le valutazioni legate a questa straordinaria opportunità che ci viene concessa. 64mila euro all’anno di finanziamento a fondo perduto per complessivi 950mila euro circa. Sono veramente un bel regalo sotto l’albero. Con queste risorse potremo finalmente completare gli interventi in un contesto storico di pregio, quello della Rocca e del Terrapieno”.
PROGETTO PRESENTATO NEL 2016 PER RICEVERE UN FINANZIAMENTO A FONDO PERDUTO
La Giunta Polla ha candidato nel 2016 un progetto che era stato presentato nel 2013, nell’ambito del bando dei 6.000 campanili. In quell’occasione non venne premiato. “Con qualche accorgimento abbiamo pensato di ripresentarlo nel 2016 quando Renzi aprì una importante finestra di finanziamento a fondo perduto” continua il primo cittadino. “Questa volta è andata bene. Certo, la somma che arriverà, essendo passati anni e cresciuti i costi, non sarà sufficiente. Comunque rappresenta una buona parte dei costi di un’opera che andremo a realizzare con i tempi che ci verranno indicati dal Ministero”.
RIQUALIFICARE PER TRASFERIRVI BIBLIOTECA E ARCHIVIO STORICO
L’intenzione dell’amministrazione Polla è quella di riqualificare i 200 metri quadrati su due piani del complesso, con annesso portico, per trasferirvi biblioteca e archivio storico. “Proprio così, in questo modo si chiuderebbe un comparto aperto con la ristrutturazione della Rocca, alla quale la cascinetta potrebbe essere direttamente collegata. Resterebbe poi solo il make-up al Terrapieno, che resta di proprietà comunale. Ma con un accordo in comodato d’uso potrebbe essere affidato in gestione alla Fondazione Vezzoli. Se dovesse arrivare il nulla osta questa area verde lasciata a sé rifiorirebbe con nuove essenze, sentieri, arredi e illuminazione che la riconsegnerebbero al pubblico utilizzo”.