Ascensore piscina. Beretta: “Mio esposto alla Procura per omissione atti d’ufficio”

Lunedì presenterà alla Procura della Repubblica di Cremona un “esposto-denuncia-querela per omissione di atti d’ufficio (art. 328 cp) e per ogni altro illecito riscontrabile nella fattispecie”.  Simone Beretta fa sul serio. Nella conferenza di venerdì in piazza Duomo ha esternato tutta la sua amarezza per la situazione che vede la piscina comunale ancora priva dell’ascensore per disabili, guasto da anni. “Una vergogna amministrativa, proprio mentre sono in corso le Paralimpiadi: Crema non riesce ad assicurare il minimo storico alle persone con disabilità! Ho un unico scopo, che l’ascensore del centro natatorio comunale, necessario ai disabili e ad altri cittadini in difficoltà, torni a funzionare. Siamo in un luogo pubblico e i servizi devono essere garantiti a tutti, nessuno escluso”, ha tuonato l’esponente di Italia Viva.

“Brutta pagina”

Tante le critiche per l’amministrazione Bergamaschi. “Come è possibile che il Comune, anche dopo decine di segnalazioni, non sia in stato in grado di pretendere che l’ascensore della piscina tornasse a funzionare. Andava fatta un’ordinanza con diffida: se non rispettata nei tempi e nelle modalità il Comune sarebbe intervenuto direttamente, addebitando il costo dell’intervento alla società inadempiente. Una brutta pagina per una città aperta, generosa, sensibile e attenta ai più deboli. Non lo è da parte di una disattenta amministrazione comunale che fatica a far valere i diritti di chi è in difficoltà”.
Una “vergogna” che per Beretta va rimediata quanto prima. “Le barriere architettoniche sono una cosa seria. Così vero che vi sono molteplici disposizioni legislative e regolamenti comunali e qualcuno deve farli rispettare. Il caso specifico dell’ascensore alla nostra piscina è al palo da almeno quattro anni e questo è intollerabile, sia umanamente sia istituzionalmente”. Se Forus non interviene, lo deve fare il Comune, rivalendosi poi sul gestore privato: questo il sunto del pensiero berettiano.

Bisogna intervenire

“Per quel che ne so di ordinanze da parte del Comune al privato, a oggi, non conosco traccia. Eppure è un diritto inalienabile dei più deboli disporre di un ascensore per portarsi al piano vasca. Tutto questo mi spinge a presentare un esposto alla Procura della Repubblica perché intervenga, costringendo chi di dovere a sistemare le cose”. Leggi alla mano – regionali e comunali – il consigliere di Italia Viva promette battaglia. “Se le disposizioni legislative e altro non sono state sufficienti per la risoluzione del problema non mi resta, mio malgrado, sia un’altra istituzione a imporre il rispetto delle regole”.