I Carabinieri della Stazione di Bagnolo Cremasco hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per atti persecutori e sequestro di persona. Reati commessi a danno della ex moglie, culminati nella disposizione del Tribunale che ha portato al trasferimento in carcere del soggetto.
I fatti
La sera del 21 marzo i Carabinieri della Stazione di Bagnolo Cremasco hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Cremona, arrestando un uomo perché nei suoi confronti sono stati riconosciuti gravi elementi di colpevolezza in relazione ai reati di atti persecutori e sequestro di persona verso la ex moglie. Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal GIP del Tribunale di Cremona l’indagato già in passato, durante un periodo di convivenza dopo il divorzio, avrebbe tenuto condotte vessatorie e maltrattanti. Ma una sera di alcuni giorni fa sarebbe avvenuto un fatto molto grave.
Perde la testa e sequestra la ex sulla sua auto
La donna quella sera era salita sulla sua auto, ma l’ex marito in precedenza si era introdotto nell’abitacolo e si era nascosto. Poi l’aveva afferrata per i capelli e bloccata, minacciandola di morte con della benzina che aveva in un contenitore. La donna aveva provato a scappare, ma era stata bloccata e trattenuta in macchina. Poi aveva costretto la vittima ad andare in auto in un luogo appartato. Qui la donna era risuscita a far calmare l’uomo, che aveva deciso di buttare in un fosso il flacone con la benzina e di lasciare andare l’ex moglie.
Denuncia e indagini
Quindi, la vittima aveva deciso di chiedere l’intervento dei Carabinieri e di denunciare l’ex marito, riferendo quello che sarebbe successo quella sera e quella che aveva già subito in passato e che non aveva mai denunciato prima. Dopo la denuncia, i militari avevano svolto gli opportuni accertamenti anche recuperando il flacone contenente benzina nel luogo indicato dalla vittima. Le indagini svolte dai militari avevano permesso anche di ricostruire che l’uomo aveva avuto in passato un comportamento autoritario verso la donna, però senza usare violenza. Invece quella sera avrebbe perso la testa. Era stata informata l’Autorità Giudiziaria e, tenuto conto dei gravi indizi di colpevolezza acquisiti sul suo conto tali da richiedere nei suoi confronti una misura cautelare, il Giudice per le Indagini Preliminari, valutando l’intensità dei fatti, l’incapacità di autocontrollo, la sua aggressività e il pericolo di reiterazione di eventi gravi, ha emesso l’ordinanza con cui ha disposto la custodia cautelare in carcere, immediatamente eseguita dai Carabinieri