Infanzia Iside Franceschini. Progetto Danza-Movimento-Terapia

Si è concluso a dicembre il progetto Danza-Movimento-Terapia (Dmt), avviato nel mese di ottobre presso la scuola dell’infanzia comunale Iside Franceschini, iniziativa promossa dal Comune, dalla scuola stessa e, in particolare, sostenuta dall’Associazione Assistenza ai Disabili Fisici e Psichici Ginevra Terni de’ Gregorj Ets – Odv. La restituzione del progetto è avvenuta nei giorni scorsi alla presenza della terapeuta Mariateresa Cancelli, dell’assessora all’Istruzione Emanuela Nichetti, della direttrice della scuola Emilia Caravaggio e delle insegnanti che hanno partecipato al progetto, svoltosi in otto incontri di un’ora ciascuna per ognuna delle tre sezioni coinvolte.

I risultati del progetto

Un progetto apprezzato dalla scuola che ha appurato l’apprendimento di nuove tecniche per relazionare con i bambini con disabilità. Importante, come più volte sottolineato, l’atteggiamento di partenza: un progetto che non si muove iniziando dal gruppo classe che intende includere il bimbo con fragilità, ma che esalta le risorse del bimbo fragile e le condivide con l’intera classe. Un precorso positivo, dai contenuti condivisi con tutti gli adulti presenti nella scuola. “Anche gli educatori del servizio Sap hanno sempre partecipato a tutti gli incontri in un’ottica di collettiva inclusione” ha tenuto a sottolineare la direttrice Caravaggio.

Nichetti ha quindi valutato positivamente la restituzione del progetto che ha aiutato l’intero gruppo e non solo il singolo. “Un valore aggiunto che conferma l’attenzione all’inclusività che già caratterizzava questa scuola ma che ha contribuito ad avere una visione diversa e più completa su ogni bambino”.

Il presidente dall’Associazione Assistenza ai Disabili Fisici e Psichici Ginevra Terni de’ Gregorj Ets – Odv Maurizio Cigolini ha quindi domandato se una prosecuzione del progetto anche per il prossimo anno scolastico venisse valutata positivamente. A fronte di quanto appreso la risposta è stata affermativa, dopo un dovuto confronto con le realtà scolastiche quali il Consiglio, il Comitato genitori e l’associazione Amici del Montessori.

ffascinante l’entusiastico intervento della terapeuta che ha fatto emergere come il movimento, il contatto, la relazione tra i bambini sia migliorata, sebbene siano proprio i bambini a non vedere le differenze tra loro, di nessun tipo. I più inclusivi restano sempre loro.