“Come sarà la scuola Senza zaino?” Se lo domandano i genitori dei bambini che a settembre intraprenderanno il cammino alla Primaria dell’Istituto Comprensivo di Sergnano, interessati da questa novità. Giriamo l’interrogativo alla preside, professoressa Ilaria Andreoni, che spiega: “È un progetto che sta dando risultati importanti, dove viene attuato, in Toscana anzitutto, ma anche in Lombardia. Speriamo ovviamente che tutti i bambini possano migliorare il loro apprendimento”.
La dirigente scolastica sottolinea che “è un progetto per dare di più, approvato sia dal Collegio dei docenti che dal Consiglio d’istituto. Sergnano è collegato con l’IC di Leno, capofila della rete lombarda. Con l’inizio del prossimo anno scolastico saranno interessate tutte le prime elementari”.
Idea partita dalla Toscana
Senza zaino è nato ufficialmente “per opera del dirigente scolastico Marco Orsi (attualmente responsabile nazionale di questo progetto) a Lucca nel 2002; attualmente coinvolge più di duecento Istituti in Italia. È basato sulla dimensione dell’ospitalità e sulla scuola come comunità di ricerca dove viene favorita la responsabilità degli alunni e l’acquisizione delle competenze”.
Come avvengono la gestione della classe e la progettazione delle attività? “Avvengono secondo il metodo dell’approccio globale al curricolo, un modello metodologico di innovazione. Le bambine e i bambini trovano a scuola tutto ciò di cui hanno bisogno: matite, colori, penne, quaderni, libri… A casa, per i compiti, devono portare con sé solo qualche quaderno o un libro, pertanto non serve più un capiente zaino, ma una borsa o una cartellina leggera”.
Spazi organizzati in modo diverso
Le scuole Senza zaino “sono arredate in modo funzionale alle attività da realizzare e attrezzate con materiali didattici avanzati. L’aula non è organizzata in modo tradizionale, con la cattedra di fronte ai banchi, ma esistono alcune aree di lavoro: la zona tavoli, dove si conducono le principali attività a coppia, a piccolo gruppo o individuali; l’agorà, dove si dà inizio alla giornata, ci si confronta, si ascolta e si discute; diverse postazioni labolatoriali, dove si lavora in coppia o individualmente”.
La dirigente scolastica Andreoni fa notare che “alcune procedure della scuola Senza zaino, già nell’arco in corso, nel nostro Istituto sono state introdotte in tutte le classi delle Primarie”. Convinta della bontà del progetto, aggiunge: “Chi lo sta sperimentando sostiene che stia dando risultati importanti, che si stia andando nella giusta direzione”.
A settembre, quindi, remigini pronti ad andare a scuola…. ma senza la cartella.