Dovera. La cooperazione porta due giovani in Rwanda

“Un’esperienza di solidarietà e crescita personale”. È stata vissuta in questo periodo, grazie a un viaggio in Rwanda, da cinque giovani del cremasco e lodigiano, con il MLFM (Movimento Lotta Fame nel Mondo). Del gruppetto han fatto parte due giovani di Dovera, Beatrice Seghizzi, in veste di progettista del viaggio del movimento e Luca Andena, in veste di partecipante. Hanno avuto l’opportunità di “vivere un’esperienza unica grazie al viaggio solidale organizzato dall’ONG di Lodi. Questa iniziativa ha permesso ai partecipanti, provenienti da diversi ambiti professionali, di conoscere da vicino le attività di cooperazione internazionale promosse dall’organizzazione, immergendosi nella cultura, storia e natura del Paese”.  Il gruppo, composto da un ingegnere, un’educatrice, un assicuratore, un metalmeccanico e una studentessa di comunicazione, ha visitato i progetti di MLFM nelle comunità di Muhura e Kageyo. “Molte le esperienze significative. Tra queste  la collaborazione con le suore della Scuola Madre della Divina Provvidenza di Muhura, dove i giovani hanno organizzato attività ricreative per i bambini del “centro estivo”, rompendo le barriere linguistiche attraverso giochi e sorrisi”.

Sicurezza alimentare e accesso all’acqua potabile due criticità

Durante la loro permanenza, i partecipanti hanno “approfondito tematiche cruciali come la sicurezza alimentare e l’accesso all’acqua potabile; visitato centri nutrizionali, partecipato a dimostrazioni culinarie e distribuzione di pasti, e conosciuto i beneficiari del progetto “Sicurezza alimentare integrata” per le famiglie vulnerabili di Muhura, realizzato grazie al contributo del 8×1000 dello Stato Italiano”. A Kageyo, i giovani hanno potuto ascoltare le testimonianze delle comunità beneficiarie dell’acquedotto, delle latrine e delle sensibilizzazioni all’igiene realizzati grazie al progetto Amazi Meza (Acqua pulita) – Progetto per il rafforzamento dell’accesso all’acqua potabile e all’igiene per la popolazione rurale ruandese, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo), ed han potuto “toccare con mano il profondo impatto di questi interventi sulla vita quotidiana delle persone”.

Un’esperienza di cooperazione e crescita personale

Questa esperienza, conclusasi con la visita al Kigali Genocide Memorial, ha portato i partecipanti a riflettere sulla tragica storia del genocidio ruandese. “È stato un viaggio intenso, che ci ha permesso di conoscere il Rwanda e il grande lavoro che MLFM svolge per migliorare la vita delle persone – la riflessione di Luca Andena – e  che ha rappresentato non solo un’opportunità di avvicinarsi al mondo della cooperazione internazionale, ma anche un percorso di crescita”.