“Il problema sollevato dalle persone senzatetto in questi giorni merita senz’altro una grande attenzione politica e una sensibilità umana diffusa e costante, che non deve riguardare solo le persone che lavorano nei servizi e nel volontariato, ma deve interrogare tutti noi. Chi perde la propria casa, indipendentemente dalla situazione di fragilità in cui si trova, precipita velocemente in una condizione di degrado sociale ed economico da cui è molto difficile riprendersi anche perché si perdonoo relazioni e affetti. Prevenire la perdita della casa dovrebbe essere un’attenzione primaria nella programmazione sociale ed economica del Paese”. Per la maggioranza consiliare, Manuela Piloni (Pd) interviene sul tema.
Incontrare queste persone
“L’importanza di questo diritto e dei servizi abitativi pubblici è emersa anche recentemente nel dibattito del Consiglio comunale in occasione del rinnovo della convenzione Aler dove si è evidenziata la necessità di riprendere forti investimenti nel settore abitativo che sono decrescenti rispetto al fabbisogno. Come maggioranza al governo della città non siamo certamente insensibili a questo problema, ma non vogliamo entrare nel merito di situazioni personali private e dolorose attraverso la stampa. È nostra intenzione attraverso l’assessore Musumary incontrare direttamente anche queste persone per cogliere il loro bisogno di essere ascoltati e aiutati”, aggiunge.
Città dei Diritti e dei Servizi
Già l’assessore ha evidenziato come Crema stia proseguendo nell’impegno virtuoso di Città dei Diritti e dei Servizi, sicuramente ben avviata dalla precedente amministrazione, ma che si consolida e rinforza con l’amministrazione Bergamaschi “ingenerosamente accusata di ‘indifferenza totale’. Chi si fa paladino, meritoriamente, di un problema cosi importante e complesso non dovrebbe utilizzare il dolore e la disperazione per alimentare uno scontro politico, semmai dovrebbe ricercare la collaborazione con le istituzioni che se ne occupano quotidianamente. Nel nostro territorio le istituzioni non sono rocche inaccessibili, ma sono enti come Caritas, cooperative sociali, personale dei Servizi sociali, volontari che si dedicano ad aiutare i più fragili ricavandone spesso frustrazione e delusione, ma senza mai abbandonare il valore e lo slancio della solidarietà”, riflette ancora la consigliera.
Gli enti ci sono
Sulle nostre colonne Claudio Dagheti direttore della Caritas ha detto che “la Chiesa di Crema, attraverso la Caritas sta accanto ai senza dimora” con il dormitorio invernale, la mensa diurna, il Centro di Accoglienza e le Case di Comunità…”, oltre agli innumerevoli interventi di sostegno personale e di servizio; “questo approccio è molto bello e sta portando i suoi frutti”. Riprendendo queste parole, Piloni assicura che “in questa direzione si colloca la realizzazione di un nuovo dormitorio e alcuni di appoggio all’autonomia attraverso fondi del Pnrr denominata housing first in parternariato tra Comune, Caritas, Diocesi e Fondazione Benefattori Cremaschi. Inoltre sarebbe opportuno promuovere dei comportamenti di attivismo sociale solidale attraverso la sensibilizzazione e il coinvolgimento emotivo e culturale dei cittadini, proponendo anche modelli educativi diversi per evitare sciagurate campagne d’odio nei confronti dei più deboli esposti a rischi di violenza spesso gratuita anche da parte di giovani bulli”.