Celebriamo oggi i cento anni dalla nascita di Piero Freri, più noto con il nome d’arte di Piero Erba, figura eminente della scena popolare cremasca e poeta dialettale che ha saputo dar voce alla nostra tradizione contadina e alla microstoria urbana.
Piero divenne il poeta della città. Seppe elevare a dignità poetica spazi di vita quotidiana, quali la piazza e l’osteria, incontri sociali e politici, scorribande “a zonzo per Crema” dove coglieva l’opinione popolare su fatti e personaggi della città. Nelle sue composizioni sono scolpiti i mille volti della polis da lui osservati con spirito acuto e pizzicati con sapida arguzia, risaltano i giudizi in libera uscita nei confronti del palazzo politico, si apprezza l’arte di graffiare, con gusto ironico, gli intrighi di casa nostra e il gusto di rendere giustizia ad autentici galantuomini; insieme si manifesta una visione cristiana della vita, mai retorica o bacchettona, frutto della solida educazione ricevuta dai suoi riconosciuti maestri.
Sul numero in edicola da oggi c’è una pagina dedicata a questo importante anniversario dell’indimenticato Piero
