Ponte via Cadorna: tutto tace. Perché? Cittadini preoccupati

Foto del Mtse, incaricato del monitoraggio

Sono trascorsi ormai quasi quattro mesi – era metà febbraio – dalle assemblee pubbliche a Castelnuovo e San Bernardino per la questione del ponte di via Cadorna. E tutto tace. Purtroppo. Silenzio assoluto nonostante il sindaco Fabio Bergamaschi in quelle occasioni avesse promesso che “l’amministrazione accompagnerà le famiglie in questo periodo e anche durante l’intervento”. Durante i lavori non lo possiamo sapere, ma certamente in fino a oggi nessuno dell’amministrazione ha più proferito parola. I cittadini, allora, non possono che essere smarriti e preoccupati. Certo il monitoraggio dell’infrastruttura in ferro (alquanto arrugginita) che scavalca il fiume Serio avviene h 24 attraverso sensori: non c’è pericolo imminente di crollo, “ma non sappiamo tra quanto tempo potrà evidenziare problemi. Nulla può escludere peggioramenti nel prossimo futuro”, aveva dichiarato il sindaco di fronte ai cittadini. Doveroso, allora, fornire aggiornamenti, anche perché, intanto, sono trascorsi altri tre mesi e mezzo. Non è solo la politica cremasca a chiedere lumi, ma la gente comune.

Ponte provvisorio?

Se a febbraio sull’eventualità del ponte provvisorio già c’erano “ragionamenti aperti,” e l’amministrazione dichiarava di non averci pensato prima “perché il ponte non aveva tutte queste criticità”, a che punto siamo oggi? Il tempo per acquisire elementi per capire se il ponte provvisorio “possa essere realizzato o meno e se convenga”, c’è stato, eccome. Ma anche qui nessun aggiornamento. L’unica cosa che è cambiata è l’assessore ai Lavori pubblici: forse Gianluca Giossi ha pagato (a caro prezzo) proprio alcune dichiarazioni sul ponte. Ma questa è un’altra storia. Torniamo al ponte provvisorio. Dovesse essere costruito, non avverrà allo Zanzibar, area esondabile. Zone possibili sono state indicate in prima battuta nei pressi della passerella Bettinelli o in corrispondenza della buca. “Acquisiti i permessi, però, bisognerà capire se servirà davvero a mitigare i disagi. Vedremo anche con il Centro studi traffico. Arriverà il momento di tirare la riga”, disse Bergamaschi.

Pagliari e le priorità

Ora ad aiutare a tracciarla è arrivato il nuovo assessore ai Lavori pubblici e viabilità Giorgio Pagliari, ma anche un nuovo dirigente nell’area tecnica comunale. L’assessore alla prima uscita in Sala degli Ostaggi, martedì scorso, ha dichiarato di voler “studiare quali sono i temi della città, cercando di mettere le mie competenze a disposizione. Ho visto che ci sono molti progetti, cominceremo a prenderne coscienza, studiandone uno per volta per capire quali sono i prioritari”. La speranza, allora, è che il vecchio e malato ponte Cadorna, possa essere tra questi. Lo stato di degrado è avanzato. Pagliari ha garantito “trasparenza, collaborazione e ascolto”. I cittadini sanno che “nessuno ha la bacchetta magica”, come ha specificato lo stesso neo assessore, ma ora attendono comunicazioni e fatti concreti. Da buon imprenditore e uomo del fare siamo sicuri che saprà accontentarli. Nella certezza che l’obiettivo è “fare meno male possibile alla viabilità in un anno che sarà complicato, pur con tutte le mitigazioni che la ragionevolezza suggerisce”. Sono parole ancora del sindaco agli incontri pubblici.

Slitta il sottopasso?

La scorsa settimana abbiamo pubblicato in anteprima una foto del manufatto del sottopasso di via Gaeta. Ma c’è chi giura che Ferrovie avrebbe chiesto di slittare l’apertura dell’opera prevista a settembre, con conseguente spostamento in avanti dei lavori al ponte. Forse per questo tutto tace? Eppure sull’affaire del Cadorna il “cambio di passo” dovrebbe essere istantaneo.