Rubrica Psicologia & benessere a cura di Federica Perolini. La nostalgia: meglio tornare al passato!

Piscologia&Benessere
Federica Perolini

La nostalgia, parola che deriva dal greco antico e significa dolore del ritorno, è definibile come uno stato psicologico o sentimento di tristezza e di rimpianto per la lontananza da persone o luoghi cari oppure per un evento collocato nel passato che si vorrebbe rivivere. Parlare di nostalgia significa riferirsi ad un’emozione complessa che caratterizza molte fasi della vita.

Cosa significa avere nostalgia?

Vuol dire fare un viaggio emotivo percorrendo i sentieri della propria memoria. Questo sentimento, spesso generato da suoni, immagini, odori e gesti, proietta l’individuo nel suo passato. I modi in cui si torna al passato sono diversi, infatti, si può parlare di nostalgia di luoghi, tempi felici, o relazioni significative, fino a vivere intensamente una sorta di desiderio di tornare a uno stato emotivo particolare.
RLa nostalgia è un sentimento complesso anche per la sua ambivalenza: nonostante il dispiacere associato alla perdita di qualcosa che ci ha fatto stare bene, porta con sé una curiosa piacevolezza legata al ricordo di situazioni felici. Questo connubio crea uno stato d’animo in cui malinconia e gioia si fondono.

C’è differenza tra malinconia e nostalgia?

La risposta è sì. Sebbene spesso confuse e usate l’una il sinonimo dell’altra, ci sono sfumature che le rendono due stati emotivi diversi. Entrambi implicano un rimpianto per il passato, ma la malinconia tende a essere più generica e indefinita, spesso associata a una sensazione di perdita non specificata. La nostalgia, invece, è più contestualizzata e legata a specifici luoghi, persone oppure ricordi.
Poi, ancora, quando si parla di malinconia si intende una condizione di tristezza che avvolge tutta l’esistenza, che le connota un’accezione negativa.
La nostalgia, appunto perché più circoscritta, è sicuramente più gestibile, fino a diventare arricchente. Tuttavia, entrambe tengono strettamente legate al passato.

Quando una persona diventa nostalgica?

Uno dei principali elementi che attivano questa emozione è rappresentato da significativi ricordi del passato, che possono essere repentinamente suscitati da precisi stimoli sensoriali, quali profumi, suoni, gusti, immagini.
La mancanza di “qualcosa” può far affiorare un desiderio profondo di ritorno. La nostalgia scaturisce sempre da ricordi felici e positivi, trasformandosi in un rifugio in cui rintanarsi.

Perché si ha nostalgia del passato?

Per sua natura l’uomo è resistente al cambiamento, è metodico, fortemente legato a ciò che conosce e apprensivo nei confronti del nuovo. Conseguentemente, è facile capire come venga spontaneo attaccarsi emotivamente ai periodi della vita in cui si stava bene e ci si sentiva felici.
Di non meno importanza è la nostalgia intesa come meccanismo di difesa psicologica contro l’incertezza del presente che provoca ansia e stress. Rifugiarsi nei ricordi passati dà conforto regalando sollievo a quell’agitazione tipica dei momenti di difficoltà.

Se si ha nostalgia, cosa si deve fare?

In prima battuta è importante accettarla, poi, è bene leggere la nostalgia come un’occasione per comprendere sé stessi e il momento che si sta vivendo. Il focus deve sempre essere il presente o le prospettive future, nel rispetto di ciò che si è vissuto e che ci rende ciò che siamo ora.
Un modo efficace per trasformare la nostalgia in consapevolezza è la condivisione del proprio sentire con chi ci è vicino, al fine di avere un supporto emotivo e creare una situazione di comprensione reciproca. Non dimentichiamoci che, dopo tutto, l’uomo è un animale sociale!

 

Federica Perolini
Psicologa Crema