In cattedrale i funerali di don Isacco Dognini

La preghiera finale alla conclusione dell'Eucarestia di congedo di don Isacco

Celebrati quest’oggi alle ore 15.00, in cattedrale, i funerali di don Isacco Dognini scomparso la mattina di sabato scorso. Li ha presieduti il vescovo Daniele, hanno concelebrato numerosi sacerdoti. Presenti anche i parenti, amici e conoscenti.

All’inizio della celebrazione mons. Gianotti ha espresso vicinanza ai fratelli, sottolineando la speranza che viene a tutti noi dal Cristo Risorto.

L’omelia

 

L’omelia è seguita alla lettura del Vangelo di Marco in cui si racconta del giovane che incontra il Signore Gesù e gli chiede che cosa deve fare di buono per ottenere la vita eterna. E Gesù, dopo averlo guardato negli occhi ed averlo amato, gli risponde: “Se vuoi essere perfetto, va, vendi quello che hai, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi!”

“Il giovane del Vangelo – ha commentato mons. Gianotti – ha risposto di no. Non sappiamo quando don Isacco ebbe questo incontro con il Signore e sentì il suo invito. Invito al quale egli rispose di sì, facendosi sacerdote.”

Decano del presbitero, ordinato prete nel 1957, era vicino al 70° anniversario di sacerdozio. E il vescovo ha ricordato il 30 marzo del 2017 quando, nella cappella dell’episcopio, venne celebrato il 60° anniversario della Messa assieme ai suoi compagni di classe.

L’ordinazione sacerdotale l’aveva ricevuta a 26 anni. Il primo ministero lo svolse a Bagnolo Cremasco in veste di coadiutore. Nel 1964 è passato, sempre come curato, a Credera. È diventato parroco di Campagnola nel 1971 e ha guidato quella comunità fino al 1986 con passione. Dal 1986 al 1998 è stato cappellano ad Offanengo. Al termine di questa esperienza è stato nominato canonico, amministratore e prefetto della cattedrale (1999-2018), nel mentre dal 1999 al 2003 ha svolto il servizio sacerdotale a Ombriano sempre in veste di cappellano. L’ultimo suo impegno, dal 2003 al 2018 l’ha svolto come cappellano della Casa di Riposo “C. Lucchi” di via Zurla.

Mons. Gianotti ha sottolineato soprattutto il suo servizio in cattedrale per oltre 25 anni come canonico e amministratore, svolto con impegno e competenza.

“Nella sua lunga vita di prete – ha concluso il Vescovo – ha sperimentato la parola di Gesù: ‘Non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna’.

Il Signore è venuto incontro a Isacco e don Isacco è andato incontro a Gesù con serenità. Noi lo accompagniamo in questo viaggio dove riceverà il premio dei servi fedeli!”

A conclusione dell’Eucarestia funebre, l’aspersione del feretro da parte di mons. Gianotti e la benedizione finale. Il corpo di don Isacco è stato tumulato nel cimitero di Cremosano, suo paese natale.