Venerdì Santo. La commemorazione della Passione del Signore

Venerdì Santo
Vescovo e ministri prostrati a terra in preghiera

In Cattedrale, alle ore 18.30 del Venerdì Santo, il vescovo Daniele Gianotti ha celebrato l’azione liturgica con la commemorazione della Passione del Signore. Al suo fianco, a concelebrare, don Ersilio Ogliari e i diaconi permanenti Antonino Andronico e Alessandro Benzi. Presente un bel gruppo di fedeli.
La celebrazione, animata dalla Polifonica Francesco Cavalli, è iniziata con l’ingresso del Vescovo e dei ministri. In silenzio si sono recati all’altare, dove si sono prostrati e hanno pregato per alcuni istanti.
Nel primo momento della celebrazione, la liturgia della Parola, sono stati letti i brani dal libro del profeta Isaia, dalla lettera agli Ebrei e la Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Giovanni.

Da Gesù glorificato, morto sulla croce, sgorga la sorgente dello Spirito

Nell’omelia mons. Gianotti ha sottolineato come l’evangelista Giovanni, nel raccontare gli eventi che seguono la morte di Gesù, si differenzia da Matteo, Marco e Luca. “Non parla del velo del tempio che si squarcia, non accenna alla scossa di terremoto di cui riferisce Matteo – ha dichiarato -. C’è un altro evento, che per Giovanni è molto importante: si tratta del colpo di lancia che colpisce il fianco di Gesù. Lo racconta con attenzione, sottolinea che c’è un testimone oculare e lo commenta richiamando due testi della Bibbia, presi dal libro dell’Esodo e da una profezia di Zaccaria”.
Il Vescovo ha spiegato come la tradizione della Chiesa abbia interpretato in vari modi il fatto che dal petto di Gesù, colpito dalla lancia, sgorgano sangue (Eucarestia) e acqua (Battesimo). “Si è pensato, in particolare, ai sacramenti principali della Chiesa attraverso i quali gli uomini partecipano del dono di amore che il Signore ha fatto di sé” ha proseguito.
Per mons. Gianotti, però, l’evangelista ci suggerisce qualcos’altro, ossia che da Gesù morto sulla croce, “così glorificato, sgorga adesso la sorgente dello Spirito – ha commentato -. Subito prima, l’evangelista aveva raccontato la morte di Gesù dicendo «Chinato il capo, consegnò lo spirito» (19,30), una frase che senza dubbio ha un doppio senso: Gesù «rese lo spirito», cioè esalò l’ultimo respiro. Quel respiro è il soffio dello Spirito Santo, l’acqua viva che sgorga da Gesù e che egli ‘consegna’ all’umanità e a tutta la creazione”.
Quindi per Giovanni la Pentecoste avviene già in questo particolare momento. “Gesù non ci ha voluto dare solo un esempio – ha concluso il Vescovo – ci ha voluto dare lo Spirito, perché senza questo dono tutti i nostri tentativi di imitarlo, di combattere il male e cercare di fare del bene, di operare per la giustizia e la concordia, di promuovere la pace e la riconciliazione tra gli uomini, di soccorrere chi è più povero e bisognoso, di fare della Chiesa una comunità fraterna di testimonianza e di servizio… tutto questo è destinato a fallire”.

Adorazione della Croce e orazione

La liturgia della Passione è proseguita con l’ostensione e l’adorazione della Croce, la santa Comunione con il Santissimo Sacramento portato all’altare dal diacono Benzi.
La celebrazione è terminata con l’orazione sul popolo e con l’uscita, sempre in rigoroso silenzio, del Vescovo e dei ministri.

Celebrazioni del Vescovo in Cattedrale

Ricordiamo le celebrazioni in Cattedrale presiedute dal vescovo Gianotti. Domani, Sabato Santo, alle ore 8 l‘Ufficio delle letture e le Lodi mattutine (diretta audio-video su Radio Antenna 5, Fm 87.800 e www.radioantenna.it). Alle 21.30 la solenne Veglia pasquale (diretta video sul canale YouTube de Il Nuovo Torrazzo), con i riti del fuoco e della luce, con le letture che ripercorrono gli eventi principali della storia della salvezza fino all’annuncio della Risurrezione e la liturgia battesimale. Saranno conferiti i sacramenti dell’iniziazione cristiana a una catecumena adulta.
Domenica di Pasqua alle ore 11 la santa Messa pontificale in Resurrectione Domini (diretta audio-video su Radio Antenna 5, Fm 87.800 e www.radioantenna.it), con benedizione apostolica. Alle 17.30 i Vespri Battesimali.