Zanelli: patriota, innovatore agrario, sindaco. Presentato il libro

Il tavolo dei relatori. Da sinistra, una figlia di Tosetti, Vincenzo Cappelli, Lino Tosetti, Flavio Barozzi e Pietro Martini

Presentato sabato alle ore 16.00 nella sala dei ricevimenti del palazzo municipale cittadino, il volume su Francesco Zanelli (1827-1883). Un patriota per la libertà, un innovatore per la terra, un sindaco per Chieve.

Hanno organizzato l’incontro la Pro Loco e il Centro editoriale Cremasco, casa editrice del testo. Per la prima il presidente dott. Vincenzo Cappelli ha guidato l’incontro. Per il secondo la portato i saluti e ha fatto i complimenti all’autore per lo straordinario spirito di ricerca che lo ha impegnato per sette anni, il direttore de Il Nuovo Torrazzo don Giorgio Zucchelli.

Patrocinatrice del libro La Società Agraria Cremasca per la quale ha parlato il dott. Flavio Barozzi, illustrando l’attività della società e sottolineando il grande ingegno di Francesco Zanelli, vero innovatore nel settore agrario.

La relazione di Tosetti

Ha presentato il personaggio, l’autore stesso del volume, Lino Tosetti, facendosi aiutare nella lettura di alcuni brani del libro dalle tre figlie Anna, Maria e Giula. In un corposo intervento, ha prima illustrato la figura del sindaco “regio” Francesco Zanelli. “Regio” perché a quei tempi non era eletto dai cittadini, ma nominato dal governo centrale. In particolare ha sottolineato il suo impegno intelligente per l’educazione scolastica. Al proposito costruì anche il nuovo edificio delle scuole elementari e gli uffici municipali. Sistemò anche la piazza principale del paese. Lottò infine perché Chieve rimanesse comune autonomo e non fosse unito a Casaletto Ceredano, in un periodo in cui – dopo l’unificazione del Regno d’Italia – venne approvata una legge per aggregare i piccoli Comuni.

Tosetti ha illustrato anche le innovazioni agrarie operate da Francesco Zanelli, soprattutto nel periodo della grande crisi agraria in Europa che provocava l’emigrazione dei contadini.

Al termine dell’esposizioni, i ringraziamenti a tutti i presenti (abbastanza numerosi) e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del volume.

La relazione di Martini

Ha parlato poi lo storico dott. Pietro Martini che ha ricordato Zanelli in veste di patriota. Il suo impegno per la liberazione della Lombardia dal giogo austriaco, lo portò in carcere. Una volta liberato, non tornò a Chieve in famiglia, ma si arruolò come volontario per combattere al fronte per la libertà. “Non si stava male sotto l’Austria – si è chiesto Martini – e perché questi giovani partivano per combattere?” Ha sottolineato come in cima ai loro valori vi fosse la libertà, secondo lo spirito dell’Ottocento.

Zanelli, dopo il ’48, si rifugia in Svizzera e torna a Chieve nel ’49. Si sposa e fa una riflessione molto importante: capisce che dai campi di battaglia, lo sforzo ora passa a livello civile: bisogna fare l’Italia. C’è una nuova nazione da costruire! E si impegna a favore dell’Italia e del suo territorio. Ecco perché diventa sindaco, coniugando gli interessi locali con quelli nazionali, come hanno fatto tanti italiani di quegli anni. Spirito quindi di libertà e spirito di solidarietà civile.

Un libro, quello di Tosetti, da leggere con interesse!