Con una veglia molto partecipata è ufficialmente iniziata la visita del vescovo Daniele presso l’Unità Pastorale San Paolo Vi, che vede riunite le comunità di Bagnolo Cremasco e Chieve. Tra i numerosi fedeli accorsi nella chiesa di San Giorgio anche i giovani, le Suore Trinitarie e i sindaci Paolo Aiolfi e Davide Bettinelli.
“Proveremo a disegnare un cammino che vuole nei suoi intenti essere di popolo che ascolta, che ha una voce e una storia da condividere” ha dichiarato don Ernesto Mariconti, dando il benvenuto a Sua Eccellenza, ai fratelli e alle sorelle bagnolesi. Presenti anche don Mario Pavesi, moderatore dell’UP, e don Piergiorgio Fiori.
La visita, il dono e la grazia
Mons. Gianotti ha ricordato come visitare le comunità sia un dovere del vescovo anche se per lui sono più un dono e una grazia. “Spero che sia così anche per voi e per i vostri sacerdoti” ha commentato.
La veglia è proseguita con le letture e riferendosi ai passi ascoltati poco prima il Vescovo ha affrontato il tema della visita nella sua omelia. “La storia è attraversata dall’attesa, dalla speranza della visita di Dio al suo popolo – ha affermato -. Viene percepita come una visita di salvezza, attesa e promessa di salvezza”.
Ha sottolineato come Dio continui a visitare gli uomini ogni volta che fanno esperienza della sua presenza, della salvezza tra loro: per esempio quando vengono celebrati i sacramenti.
“La grazia di Dio sta lavorando in questa comunità e anch’io potrò osservare i tanti segni di questa grazia attraverso i momenti che trascorreremo insieme nelle prossime tre settimane – ha proseguito -. Non mi aspetto che tutto sia splendido. Non è così in nessuna comunità cristiana. Da subito la vita della chiesa è attraversata dalle sfide. Non lasciatevi spaventare da queste”.
Dopo un breve saluto anche di don Mario, la veglia si è conclusa con la benedizione impartita dal Vescovo.