Sergnano. Gas e compensazioni, si poteva fare di più?

La centrale di stoccaggio gas Stogit di Sergnano oggi

Sarà un Consiglio comunale vivace quello in programma venerdì 1° dicembre? Le premesse ci sono tutte. All’ordine del giorno, infatti, oltre alla presentazione del Bilancio 2024-2026, del Dup (Documento unico di programmazione) e delle variazioni previsionale, figura tra l’altro l’interrogazione dei consiglieri di minoranza Gianpietro Ingiardi, Paolo Franceschini, Veronica Parni e Marco Angelo Riva in merito alle compensazioni dovute al Comune di Sergnano per la sovrappressione dell’impianto di stoccaggio. Incremento di pressione autorizzato nel corso dell’estate dal Ministero.

Si poteva incassare di più
Il gruppo di opposizione SicuraMenTe Sergnano spiega che “le compensazioni erano state stabilite da una convenzione firmata dalla Provincia di Cremona e dalla Stogit nel 2014. Prevedevano il pagamento di 1.100.000 euro ai Comuni di Sergnano, Ricengo e Casale Cremasco e Vidolasco, di cui il 90% spettante a Sergnano. Tradotto in cifre all’Ente locale sergnanese sarebbero spettati 990.000 euro, il resto (110.000 euro) sarebbe stato suddiviso tra gli altri due paesi. L’articolo 3 della convenzione prevedeva la possibilità di rivalutare la cifra concordata se non fosse stata pagata entro 3 anni dalla stipula. Nell’interrogazione chiediamo al sindaco Angelo Scarpelli di sapere perchè non si è chiesta la giusta rivalutazione dell’importo deciso 10 anni fa: 1.100.000 euro del 2014 non sono uguali a 1.100.000 euro nel 2023. La rivalutazione avrebbe portato alle casse del Comune di Sergnano una cifra di circa 200.000 euro superiore. Ovviamente per Ricengo e Casale Cremasco e Vidolasco dovendo percepire una minima parte, la rivalutazione non avrebbe cambiato di molto la cifra”.

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