Ospedale e territorio, sabato mattina a Crema il punto in un convegno

Ospedale e territorio, una relazione sempre più forte e consolidata che guarda con favore alle innovazioni e al domani per una sempre più efficace e globale presa in carico. Di questo tratterà il convegno promosso dalla Direzione generale di Asst Crema in programma sabato 25 novembre dalle ore 9 (registrazioni dei partecipanti dalle ore 8.30) nella Sala Alessandrini di via Matilde di Canossa a Crema. L’evento, aperto anche agli esterni, è accreditato per tutte le professioni sanitarie.

Il programma dei lavori

Dopo i saluti istituzionali la parola passerà ai direttori e alle più recenti progettualità attuate, a partire dall’idea che “non ci sia separazione nella cura, ma estensione, maturità organizzativa e vocazione inclusiva”. Aprirà i lavori Margherita Carai, impegnata nel reparto di Psichiatria diretto da Virginio Salvi, per una relazione dal titolo Il trattamento della depressione resistente con esketamina. A seguire, l’Unità operativa di Oncologia diretta da Gianluca Tomasello delineerà il quadro tra progetti attuali e futuri. In particolare, si parlerà del progetto di Oncologia domiciliare, condotto da Salvatore Incardona, del percorso integrato di Cardio-oncologia a cura della dottoressa Mariangela Manzoni e del percorso di screening nutrizionale a cura della dottoressa Roberta Invernizzi.
Il direttore dell’Unità operativa di Pediatria, Maddalena Leone, parlerà delle patologie infiammatorie di tipo II in ambito pediatrico, mentre il direttore della Pneumologia Tiberio Oggionni tratterà della presa in carico dei pazienti con malattie interstiziali polmonari fibrosanti.
Dopo la pausa, lo sguardo si sposterà sul Polo territoriale. Il direttore di Distretto Bianca Gritta racconterà la sfida di creare alleanze territoriali, mentre Alberto Gigliotti e Samantha Galli racconteranno le nuove sfide per le Cure palliative domiciliari e l’assistenza domiciliare integrata.

Per riflettere e condividere

“Un momento importante per riflettere insieme e condividere. Fare il punto, ma anche guardare con slancio al futuro che ci aspetta. La nostra è un’Azienda dalla forte vocazione territoriale, un punto di riferimento importante per i cittadini del nostro territorio, che non può pensare di operare in modo isolato” ha chiarito il direttore generale Ida Ramponi. “E fondamentale creare e intensificare collaborazioni tra professionisti e con altre realtà territoriali per dare forma a una sanità prossima, che davvero concepisca la casa come primo luogo di cura. Tante sono le progettualità avviate nell’ottica di una sempre più forte relazione tra ospedale e territorio: il convegno è l’occasione per fermarsi un attimo e domani ripartire con maggiore consapevolezza per portare a compimento percorsi di cura innovativi, personalizzati, adeguati e capaci di valorizzare il contesto d’appartenenza di ogni singola persona”.