Castelleone. Nuove strutture sportive, interrogativi

Il costruendo skate park

Tanti interrogativi rivolti al Comune sulle ultime strutture sportive nate e in fase di realizzazione a Castelleone. Interventi che hanno beneficiato e beneficiano di contributi regionali (oltre 500mila euro complessivamente) e che non stanno mancando di destare qualche perplessità e critica tra i castelleonesi. Di cosa stiamo parlando? Dello skate park, in via di costruzione presso la ex colonia elioterapica ‘Giulio Riboli’ di viale Santuario, e del nuovo campo da tennis e calcio a 5 coperto di via Dosso.

Skate park
Partiamo dalla struttura per gli skaters. Il Comune la sta ricavando, investendo 172mila euro, all’interno della ex piscina della ‘Riboli’, nell’ambito di un progetto di riqualificazione dell’intero comparto. L’intervento prevede anche la realizzazione di una piastra polivalente per manifestazioni tra le costruende rampe e l’edificio che attualmente ospita attività sportive. Gli interrogativi che attraverso il nostro giornale alcuni residenti vogliono portare all’attenzione della Giunta e dell’opinione pubblica sono diversi: “Perché? Ci sono così tanti skaters a Castelleone da dover dedicare questo spazio a questa attività – si sono chiesti rivolgendosi alla nostra testata –. Noi in paese non ne vediamo. Non era forse meglio pensare prima, e soprattutto in questo luogo, ad altre discipline? Altro che potesse rispondere a una domanda più consistente. Senza nulla togliere agli skaters, ai quali è giusto pensare in risposta però a una reale esigenza. Magari si potevano individuare altre aree e tempi diversi di intervento”.

Nuovo campo da tennis
Ma non è tutto. Quesiti non mancano anche per quanto riguarda il nuovo campo da tennis coperto di via Dosso. L’utilizzo, al momento, per il privato è impossibile, nonostante il rettangolo di gioco sia pronto e collaudato da tempo. Dal Comune fanno sapere che a fine ottobre dovrebbe essere lanciata un’app, che non è certo di facile realizzazione, che ne consentirà la fruizione. Da alcune settimane, solo una società forestiera che ha opzionato l’utilizzo otto ore la settimana per le proprie attività può entrare nel pallone. Prima lo avevano potuto fare solo gli iscritti al circolo tennistico locale. A breve anche un’associazione sportiva di casa avrà qualche ora a disposizione.
A far storcere il naso sarebbe l’indirizzo di gestione impostato. “Chi da tempo ha opzionato le ore con la propria società (pare una sola realtà, ndr) – continuano alcuni tennisti castelleonesi – non le paga se anche solo il giorno prima comunicherà il non utilizzo. Ovviamente quelle ore non potranno essere prenotate da nessuno se non se ne avrà tempestiva comunicazione”.

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