Montodine. Maltrattamenti, 41enne in carcere

Il carcere di Cremona

Maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Con questi capi d’imputazione è finito in carcere un 41enne straniero con precedenti di polizia a carico. L’uomo è stato arrestato ieri mattina, domenica 1° ottobre, dai Carabinieri della Stazione di Montodine in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali presso il Tribunale di Cremona. Il 41enne dovrà scontare una pena di quattro anni di reclusione relativa alla condanna intervenuta presso il Tribunale di Cremona nel febbraio del 2022, confermata in Appello nel novembre del 2022 e divenuta definitiva nel settembre 2023 e ora esecutiva, per i fatti a lui contestati avvenuti per anni fino al 2019.

La denuncia dei maltrattamenti

“Nel febbraio del 2019, infatti – spiegano dal Comando Provinciale dell’Arma – una donna aveva denunciato ai carabinieri di Montodine i maltrattamenti e le aggressioni fisiche commesse tra le mura domestiche da parte del marito, che duravano da diversi anni e che avevano indotto la vittima a riferire i fatti ai militari, chiedendo aiuto.

La donna aveva raccontato che erano sposati da molti anni e che avevano dei figli. Quella mattina la coppia aveva avuto una lite molto accesa perché il marito si sarebbe presentato in ritardo sul posto di lavoro. Ma l’uomo, contrariato dalle frasi della moglie, l’ha afferrata per un braccio e scaraventata contro un muro, facendole sbattere la testa. La vittima non era poi andata al pronto soccorso per farsi curare, ma si era presentata subito in caserma a Montodine per denunciare i fatti, riferendo che le violenze verbali e fisiche andavano avanti almeno dal 2010 e che la donna voleva separarsi dal marito. I carabinieri avevano raccolto la denuncia e avevano documentato con fotografie le lesioni che presentava la vittima, riferendo l’esito degli accertamenti all’autorità giudiziaria”.

La condanna e il carcere

A seguito della denuncia, nel 2022 era intervenuta la condanna a quattro anni di reclusione da parte del giudice del Tribunale di Cremona e, pochi mesi dopo, era arrivata la sentenza di conferma della Corte di Appello di Brescia, divenuta poi definitiva lo scorso settembre. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cremona ha quindi emesso l’ordine di carcerazione che i Carabinieri hanno eseguito trasferendo l’uomo a Cà del Ferro.