Comitato Piccola Industria di Cremona. In sala Pietro da Cemmo si è parlato di “Metaverso – realtà o finzione?”

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I relatori della tavola rotonda: da sinistra Filippetti, Soccini, don Peyron e Magni

Metaverso – Realtà o finzione? è il titolo del convegno organizzato dal Comitato Piccola Industria di Cremona e svoltosi nel tardo pomeriggio di giovedì 25 maggio nella sala Pietro da Cemmo del centro culturale Sant’Agostino. A partecipare un folto pubblico, imprenditori e non, tutti interessati a conoscere e approfondire il tema.

Il presidente Aramini: conoscere per muoversi in questo nuovo mondo

Ad aprire la convention un particolare video: un presentatore virtuale ha invitato tutti a prendere posto a sedere e ha invitato sul palco Paolo Aramini, presidente del Comitato Piccola Industria di Cremona. Quest’ultimo nella sua relazione ha ripercorso brevemente il sentiero tecnologico fino ai tempi odierni: dalle tradizionali fonti di informazione (quotidiani e telegiornali) all’avvento di Internet, dei siti web e della globalizzazione, della comunicazione affidata all’email, del processo di digitalizzazione nelle aziende e l’arrivo dei social network.
“Oggi ci troviamo davanti alla tana del Bianconiglio (proiettato alle sue spalle, immagine utilizzata per pubblicizzare il convegno, ndr) attratti da termini quali criptovalute, blockchain, NFT, metaverso, intelligenza artificiale e realtà aumentata. Ormai non esiste qualcosa di nuovo che non contenga almeno uno di questi termini. Oggi più che mai dobbiamo approfondirne la conoscenza per capire come muoversi in questo nuovo mondo, che ha ancora tanti punti oscuri” ha concluso, cogliendo l’occasione anche di ringraziare il Comune di Crema, nella persona del sindaco Fabio Bergamaschi (tra il pubblico), per aver concesso l’utilizzo della sala, e gli sponsor Gruppo Enercom e Bossoni Automobili.

Cosa è il metaverso?

Spazio al primo illustre ospite: Marco Camisani Calzolari, un guru della comunicazione digitale oltre che inviato del tg satirico Striscia la notizia, secondo cui il metaverso non esiste. A conferma di questa sua tesi ha guidato il pubblico alla scoperta del significato della parola “metaverso”, elencandone le caratteristiche: un mondo parallelo al reale, immersivo, completamente decentralizzato, privo di proprietario, aperto, unico, massivamente scalabile, interoperabile (funziona con qualsiasi strumento), persistente, open source, globalmente sincrono e a cui ognuno può aggiungere un pezzo.
A tale definizione, a suo avviso, non corrisponde a nulla di quello che oggi viene “venduto” per metaverso. Esistono solo la realtà aumentata e quella virtuale.

La tavola rotonda moderata dal giornalista Filippetti

A seguire si è svolta la tavola rotonda, che ha visto nei panni di relatori: la cremasca Agata Marta Soccini, ricercatrice e docente presso il dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, don Luca Peyron, direttore dell’Apostolato Digitale e teologo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e Paolo Magni, senior innovation manager di Enercom. A moderare il confronto Simone Filippetti, giornalista de Il Sole 24 Ore.
Così, grazie alla sua esperienza, Soccini ha permesso ai presenti in sala di approfondire la conoscenza dell’utilizzo della realtà aumentata e dell’intelligenza artificiale come strumenti per colmare le disabilità. Don Peyron, invece, ha affrontato il risvolto etico dell’argomento. “Le macchine tolgono all’uomo molte fatiche e nel momento in cui si toglie la fatica, si asciuga un po’ di responsabilità – ha spiegato –. La questione di scegliere in base ai fini che si intendono perseguire è la grande questione umana. Se alla macchina vengono delegate fatica e scelta, dunque, l’uomo perde la capacità di responsabilità”.
Infine, Magni ha portato l’esempio di Enercom, realtà locale per cui lavora e che utilizza sia la realtà aumentata sia il metaverso.
Al termine fragorosi applausi per gli ospiti e per il Comitato Piccola Industria di Cremona per l’organizzazione. A chiudere l’interessante convegno è stato offerto a tutti un aperitivo nel chiostro e la possibilità di accedere e visitare, con guide esperte, il museo.